Cinque mesi per abituarmi a questa nuova dimensione parallela ma concidente. Un libro pubblicato a gennaio alla sua prima ristampa. La necessità di farmi conoscere dagli addetti ai lavori ma anche dal grande pubblico stando bene attenta a scegliere modalità ottimali, incisive ma non invasive. A farlo lavorando con intelligenza, con un briciolo di cuore.
Un po’ come rispondere a un invito a camminare a piedi nudi nel parco: davanti a te un tappeto di erba verdissima, invitante, pronta per essere calpestata con garbo, con accortezza. E tu altrettanto pronta a farlo, stando bene attenta a scansare ciottoli o pietruzze aguzze, ostacoli laceranti o semplicemente fastidiosi. Procedendo in avanti, con coraggio e risolutezza.
In un mondo che spesso non ha le sembianze di un giardino ma quello di un bosco. Un bosco magico, certamente, ma pieno di incantesimi, di luci e ombre.
Andiamo avanti, indietro non si può più tornare. E’ tempo di diventare sentieri.
“ Nessuna paura
che mi calpestino.
Calpestata, l’erba
diventa sentiero”
Blaga Dimitrova, 1974

