In una conversazione di qualche tempo fa mi è stato fatto notare come a volte la poesia, più della prosa, risponda all’esigenza di tirare fuori quello che continua a macerarci dentro. Ho pensato, allora, di proporvi in questo post un mio componimento in versi la cui unica pretesa è quella di ricordare una persona cara scomparsa pochi giorni fa, celebrando con lei la generosità di una precoce e mite giornata di febbraio che l’ha amorevolmente salutata nel suo ultimo giorno terreno.
Buona lettura
Viaggio
Non è piacere
ma amorevole nostalgia
condita, forse, con un pizzico
di malinconia piana
salutarti, oggi, in questa giornata
che è tripudio di primavera
precoce e bellissima.
Beffarda e per certi versi
irridente,
ma così speciale
nei mandorli in fiore,
nel verde minuto,tenue
e pieno di speranza
dei campi seminati a grano,
nel paesaggio cristallino degradante verso il piano.
Nitido e sincero Febbraio
generoso a offrirti doni e primizie di Natura
in quest’ultimo giorno di congedo
dagli affanni terreni.
Andata via nel giorno dell’Amore,
Carmena,
tu che hai amato un solo uomo
e non l’hai mai avuto,
vivendo con gioia e preoccupazione
riflesse la maternità
per il tramite
di figli di carne e sangue
dei tuoi fratelli e delle tue sorelle.
Un atto di clemenza estremo,
quello del Tempo degli uomini e di Dio,
farti accarezzare da raggi di sole
sorprendentemente
tiepidi, avvolgenti,
nel giorno del compleanno
di tua madre.
Appena un attimo prima
del gelo eterno,
infinito;
lasciandoci qui, stupiti e inteneriti
dal ricordo dolente e pacato
di questo bel pomeriggio
di sole invernale.
Lucia Guida

“Paesaggio del Gargano”, Photo by Forum Natura Mediterraneo
