Ultima bi-recensione estiva di autrice-lettrice con altri due titoli letti da me per voi.
A presto
Lucia
Come un fiore di ciliegio nel vento di Etsu Inagaki Sugimoto
Etsu Inagaki Sugimoto, protagonista del libro che è la fedele trasposizione scrittoria della sua vita, è la figlia di un samurai giapponese da quest’ultimo sin da piccola educata alla rigida disciplina che l’appartenenza a tale categoria comporta, cresciuta nella fede buddista da un precettore bonzo che la avvia alle lettere con rigore nell’ottica di farla diventare in futuro una sacerdotessa. Vive con la sua famiglia a Nagaoka, nel nord del paese, in una comunità rimasta fedele agli usi e ai costumi nipponici più tradizionali. Da questo luogo ideale Etsu si separerà all’indomani della morte di suo padre per sposare Matsuo a lei destinato dalla famiglia rappresentata da suo fratello. Il suo futuro marito, di origine giapponese ma cittadino americano a tutti gli effetti, ha piacere che lei si trasferirsca da lui negli States. Etsu inizierà pia piano ad avvicinarsi a Tokyo, studiando in una missione cristiana la lingua inglese e apprendendo i primi rudimenti di un sistema di vita sconosciuto rispetto a quello a cui è stata esposta sin dalla nascita. Grazie all’amorevolezza di Matsuo e della madre americana riuscirà a trascorrere nella sua nuova patria in serenità anni preziosi per la sua formazione con l’apertura mentale di chi intraprende il viaggio senza remore alcune. Capace di accogliere in sé senza discriminazioni di sorta due culture solo all’apparenza distinte e antitetiche e di educare le sue figlie Hanano e Chyio con grande sapienza e lungimiranza tanto da farle diventare vere cittadine del mondo, al di là di un titolo italiano leggermente fuorviante (originariamente era “The Daughter of the Samurai” appena edito nel 1929) che rende solo in parte il senso di un’opera di grande portata, costruita in perfetto equilibrio su scuole di pensiero, azione e stili di vita di concezione diversa per rappresentare un’era storica altrettanto ricca di trasformazioni per il Paese del Sol Levante.

Etsu Inagaki Sugimoto, Come un fiore di ciliegio nel vento, ISBN 9788809971684
La moglie di Dante di Martina Marazza
Un vecchio adagio parla in maniera ricorrente di quanto un uomo che ce l’ha fatta debba alla donna che gli ha guardato le spalle. Sarebbe tuttavia profondamente ingiusto parlare in questi termini di Gemma Donati, nobile fiorentina data in sposa a Dante Alighieri giovanissima. “Testa di Ruggine” sa leggere, scrivere e far di conto, ha opinioni personali che trova modi di comunicare alle persone di famiglia con grande schiettezza e attraverso la narrazione che la Marazza ci restituisce è ben decisa a vivere di luce propria e non semplicemente nel cono d’ombra di un marito poeta, assai colto e attivamente partecipe alla vita politica della sua città natale. Ed è ciò che fa nel momento in cui Dante, che ha ricoperto il ruolo di Priore, vittima di ingiuste accuse di natura politica, deve riparare altrove per poter sfuggire ai suoi detrattori. Cresce in modo impeccabile quattro figli, ne perde una neonata. Continua a pensare a colui che ha scelto come suo compagno in termini di grande affetto nonostante le tante prove in solitaria affrontate con grinta e tenacia e il lungo periodo di esilio a cui questi è stato condannato e che gli impedirà in vita di rientrare nella sua amata città. Le vicende narrate in prima persona dalla protagonista si delineano in 34 capitoli racchiusi in tre ampie sezioni coprendo un arco temporale che va dal 1285 al 1340, La narrazione tiene avvinto il lettore in maniera costante e lo porta con naturalezza alla fine di questa storia corposa che conta più di cinquecento pagine costellate da pagine di grande suggestione descrittiva ma anche notizie attinte dalla scrittrice inerenti la genesi delle principali opere del Sommo Poeta, Divina Commedia inclusa.

Martina Marazza, La moglie di Dante ISBN 9788828206422
