A volte aspettare è l’unica cosa che resta.
Il mondo e le cose vanno come devono andare, secondo ritmi che assai spesso ci sfuggono ma che hanno, tuttavia, la preziosità di farci riflettere su noi stessi e su ciò che siamo secondo ritmi biologici più naturali, certamente più umani.
E la poesia, con il suo andamento lento, aggraziato ed elegante è l’unica possibilità che abbiamo per fermare nel tempo le piccole pause da cui sono scanditi i nostri passi nel flusso dell’esistenza. Con incisiva, profonda verosimiglianza.
Giorni
Non è con affanno
né con mera malinconia.
Non con impaziente scalpitio
né con apatica rassegnazione.
Non sotto una pioggia incessante
né in un deserto senza ombra o palmizi.
E’ sull’onda morbida
dell’altalena dei miei ricordi
di bimba che aspetto,
pronta a spiccare
quel salto in terra.
Fortunatamente
non ancora sazia di vita.
Curiosa viaggiatrice
del mondo
con fardelli lievi
stretti tra le braccia,
avvolti in tessuto
di brillante
e robusta esperienza.
Lucia Guida

” Daydreaming on Swing “, silk painting by L. Reznikova
