Reading Tips: “Il futuro dei sogni” di Carlo Palazzi e “Clementina” di Giuliana Salvi

Ultimi miei Reading tips” dell’anno 2025 due romanzi corposi di narrativa italiana da me letti per diletto e per svago; “Il futuro dei sogni” di Carlo Palazzi e “Clementina” di Giuliana Salvi che hanno un comun denominatore, la narrazione di percorsi personali attraverso un tracciato storico consistente ricco di trasformazioni e cambiamenti
Buona lettura come sempre
Noi ci rileggiamo presto, promesso

Lucia

Il futuro dei sogni di Carlo Palazzi

“Il futuro dei sogni” di Carlo Palazzi, romanzo edito da Bolis Edizioni, è ambientato a Pescara pur potendo svolgersi in una qualsiasi città di media densità abitativa di provincia; narra la città che  fa gli da sfondo assieme alle vicissitudini di  Raimondo D’Amico, per tutti Ray, protagonista e narratore in prima persona di questo spaccato di vita durante un arco di tempo che va dagli anni Settanta sino ai giorni nostri. La trama colloca l’agito spazialmente per buona parte nella città ivi menzionata lasciando tuttavia spazio a un epilogo finale negli States. In questo frangente storico importante la società italiana fa grandi passi trasformandosi in modo radicale così come la maturità del suo protagonista che si evolve, anche attraverso due personaggi femminili di spicco, Selene e Chantal, che a mo’ di traghettatrici e sia pure da presupposti ben distinti seppur complementari contribuiscono al raggiungimento di un assetto personale di Ray maggiorente definito. “Il futuro dei sogni” racchiude un piano di metanarrazione importante nel momento in cui Ray quasi per gioco all’inizio scrive un romanzo, Amorazzi, sulla sua vita che poi decide di proporre per una eventuale pubblicazione a una casa editrice importante, una major, che lo darà alle stampe e in seguito provvederà a tradurlo per presentarlo all’estero dopo la candidatura dell’opera a un premio di levatura nazionale. Altro elemento rimarchevole la colonna sonora del romanzo scandita dai gusti musicali di Ray che ripercorre circa cinquant’anni di musica straniera per la maggior parte. Il ritmo scrittorio di Palazzi, godibile e scorrevole, induce il lettore a terminare senza affanno la lettura di quest’opera corposa.


Carlo Palazzi, Il futuro dei sogni, ISBN  9788878276512

 

Clementina di Giuliana Salvi

“Clementina”, Einaudi,  è il titolo del romanzo d’esordio di Giuliana Salvi e il nome completo di  Tina,  giovane e colta donna di origine leccese che a un certo punto della sua vita mette a punto ciò che ha di più caro per offrire alle due sorelle single a cui si è ricongiunta e ai suoi figli un cespite concreto di guadagno mettendo a frutto una cultura personale conquistata con sacrificio in un’epoca in cui alle donne non era sempre garantito di portare a termine un percorso di arricchimento personale. Diventa quindi precettrice e mentore di un numero consistente di ragazzi trasformando lo studio paterno dell’appartamento natale in una sorta di doposcuola “illuminato” per offrire sostegno e cura e preparare i suoi allievi scolasticamente e ad affrontare con coraggio e determinazione le vicissitudini esistenziali a loro più prossime. Anche in questo romanzo gli eventi si susseguono in un lasso di tempo cospicuo che va dal secondo decennio del secolo scorso sino agli anni sessanta mentre la protagonista modula con efficacia e sapienza  au feminin, con cuore e testa, la promessa espressa a Cesare suo marito, morto prematuramente, di offrire un’esistenza qualitativamente accettabile a se stessa e a chi ha accanto barcamenandosi con forza d’animo anche attraverso gli avvicendamenti storici  che inevitabilmente segnano la sua strada. Il romanzo si avvale di flaskback potenti che sottolineano l’intreccio regalando al lettore punti di snodo interessanti e pregnanti da parte di una donna “tutta gesti” espressi con altrettanta consapevolezza come impeccabilmente riporta la quarta di copertina.

 

Giuliana Salvi, Clementina, ISBN 9788806266110

 

Sei mesi di “Oltre la porta socchiusa”, Arkadia Editore:  le prime recensioni

A sei mesi circa dall’uscita di “Oltre” mi è sembrata una cosa bella menzionare tutte le recensioni comparse sui blog letterari e sulle riviste in web a cui il mio ultimo romanzo è stato a oggi sottoposto.  Lo faccio con l’orgoglio di chi presenta il suo ultimo nato ma anche con la consapevolezza di quanto il processo scrittorio sia un fenomeno complesso e in continuo divenire seguendo di pari passo la crescita personale, ma anche umana, dell’autore che se ne è reso protagonista. Partendo da questo presupposto per me indispensabile ho pensato di proporvi per ciascuna di esse un piccolo stralcio; lasciando a voi, se ne avete tempo e voglia, di continuare a leggerla per intero sulla relativa pagina di riferimento
Saluti e baci a tutti

Lucia

Oltre la porta socchiusa, di Lucia Guida, Arkadia editore 2024, recensione di Daniela Domenici su Daniela e Dintorni

 Sono appena riemersa dalla lettura di questo splendido romanzo di Lucia Guida che ho divorato in un soffio e di cui voglio dirvi qualcosa.

In primis complimenti per la perfetta caratterizzazione della principale protagonista, Alice, e poi Carlo e Paride, la sorella Betty, il cognato Davide, il nipote Matias e l’amica Irene, ognuno/a ha un ruolo di rilievo, non sempre positivo, nella (sua)  vita (…) Oltre che un romanzo di crescita psicologica è anche un po’ giallo (…)


Link:
https://danielaedintorni.com/2024/07/12/oltre-la-porta-socchiusa-di-lucia-guida-arkadia-editore-2024-recensione-di-daniela-domenici/?fbclid=IwZXh0bgNhZW0CMTEAAR3CsNchDhfrZcWJbE4viTwsZZ6_fCORZQGml4MXk1ju7SoR0cEwR0KEmnc_aem_Aeb-10OnRVvErgCDeOYmLg

Oltre la porta socchiusa- Lucia Guida Arkadia 2024, recensione di Connie Bandini su Magia nelle Parole

Un romanzo intenso che racconta la vita, le sue prove e le sorprese che sa riservare. Possono essere gradite o meno, momenti piacevoli o completi disastri, ma permettono a chi le vive di guardare alla propria esistenza con occhi nuovi, con uno sguardo diverso, capace di individuare l’essenziale e ciò che, davvero, può far stare bene.


Link:
https://magianelleparole.wordpress.com/2024/08/15/oltre-la-porta-socchiusa-lucia-guida/?fbclid=IwY2xjawE8_BBleHRuA2FlbQIxMQABHR2ILLUYBQzjwXcJlBmG4BSWC8WpxHcfBoY3DNgMqHfGTHRcgIqxqyv77w_aem__2gZuhdJejv7YUTxNSPgGA

 “Oltre la porta socchiusa” su Libroguerriero – recensione a cura di Paola Rambaldi su Libroguerriero

Un bellissimo romanzo sulla ricerca di noi stessi e del nostro destino. Una storia in cui ritrovarci, leggetela!

Link:
https://libroguerriero.wordpress.com/2024/09/02/oltre-la-porta-socchiusa-di-lucia-guida-sidekar/

Oltre la porta socchiusa,  Lucia Guida – recensione a cura di Stefano Carnicelli su Il Cielo Capovolto

 Nel romanzo emergono quelle dipendenze affettive, spesso tossiche, in grado di pregiudicare i rapporti umani. Ci sono le ossessioni, quelle che appartengono all’Uomo… l’idea di dominio, di possesso assoluto. La delicata narrazione di Lucia Guida dona spazio ad ogni aspetto, anche a quelli tipicamente interiori che accompagnano le esistenze dei vari attori. Non si può che apprezzare il bel condensato di elementi letterari presenti nel testo: il giallo, i risvolti umani e psicologici, i destini, i tormenti… nel finale, anche una sorta di favola moderna, per nulla scontata, che fa riflettere sul vero senso della vita.

Link:
https://www.ilcielocapovolto.info/oltre-la-porta-socchiusa/?fbclid=IwY2xjawFOL5JleHRuA2FlbQIxMQABHdtVwf1bpEqWbS04Q9mUjc4-WBWG0Os9eUIN_uCSw2L8wdMUq-EpR_UpfQ_aem_w-nf-1RWtw46CdKWbx8muw

 

Oltre la porta socchiusa. Intervista a Lucia Guida a cura di Antonio Fresa su MentInFuga

L’ultimo romanzo di Lucia Guida – Oltre la porta socchiusa – rappresenta un passaggio importante nella produzione di un’autrice che sa rivolgere la propria attenzione a temi e situazioni centrali nelle nostre vite e sa raccontarli con un tono pacato, misurato e senza le “urla” costanti delle nostre forme di comunicazione più diffuse.
La parola letteraria, levigata da Lucia Guida con perizia e cura costante, riesce a offrire al lettore una dimensione altra e riflessiva da cui osservare gli eventi della vita e seguire il ritmo del respiro e della coscienza.
Una storia all’apparenza semplice mostra, nella piccola fatica quotidiana dell’esistere, quanto siano importanti i mutamenti, i progetti e, infine, le speranze(…)


Link:
https://www.mentinfuga.com/oltre-la-porta-socchiusa-intervista-a-lucia-guida/?fbclid=IwY2xjawFOMhBleHRuA2FlbQIxMQABHWQ3hyv2EHUSmJCDZFCJlgBWTpoBNuERG0diRX5MH7cycVtsD5wNvXDbjw_aem_mTKUen94yl4hIsZgZlktKQ

 

Recensione: “Oltre la porta socchiusa” di Lucia Guida, Arkadia a cura di Anna Calì su La Bottega del Libro


(…) Un libro che è centrato maggiormente sulla vita, ma anche sul destino e sulla ricerca della felicità. Tre argomenti diversi tra loro, che a volte hanno delle connessioni, eppure sono capaci di creare subbuglio e difficoltà nell’essere umano. Quant’è difficile a volte cercare la felicità? Ma poi, esiste? (…) Un romanzo introspettivo e soprattutto ben descritto. Ottima, infatti la descrizione della protagonista principale. Ben delineati anche i personaggi secondari come Carlo e Paride. Uno stile fluido, coinvolgente e che ti mette dinanzi a un bivio: aprire o chiudere quella porta socchiusa? Ed è proprio questo il bivio in cui si troverà la nostra Alice.

Link:
https://www.labottegadeilibri.it/recensione-oltre-la-porta-socchiusa-di-lucia-guida-arkadia/recensione/?fbclid=IwY2xjawFzRXBleHRuA2FlbQIxMQABHQWR6Jcgz8Z1bXivwMZTfdNZYkRt0A2qK_MwvP0smOFPZiaIeKMydgmzTw_aem_fRLnVqChEExc3wc6FMRDcQ

Recensione: Lucia Guida – Oltre la porta socchiusa, a cura di Katia Ciarrocchi su Lib(e)ro Libro
Oltre la porta socchiusa mette in evidenza l’abilità di Lucia Guida nel tratteggiare con finezza e realismo le sfumature dell’esperienza umana. Con uno stile, semplice ma avvolgente, guida il lettore attraverso un intreccio ben costruito, che alterna punti di vista e svela gradualmente il mondo interiore dei personaggi. Guida dimostra una notevole capacità nel dosare tensione narrativa e introspezione, mantenendo il lettore coinvolto senza mai eccedere o cadere nel banale, confermandosi come una voce interessante e promettente nel panorama letterario italiano.

Link:
https://www.liberolibro.it/lucia-guida-oltre-la-porta-socchiusa/?fbclid=IwZXh0bgNhZW0CMTEAAR0C_f93NwoPGj3QNeKcTS8PkPl-_l657_8oUcPBONtHsTOQVVxEfEGYRAs_aem_jxyP_GZbUsPga0_4N80_lw

book

       Ph. Credit: Luciano Onza

Anno Nuovo, Interviste Nuove: “Oltre la porta socchiusa” ospite di Segnalazioni Letterarie

Con il 2025 riprende il paziente lavoro di propaganda del mio ultimo libro, il romanzo di narrativa “Oltre la porta socchiusa” pubblicato da Arkadia Editore a luglio 2024. La cosa bella è stata per me essere la prima autrice a inaugurare il nuovo ciclo di interviste in diretta on line della pagina fb Segnalazioni Letterarie dedicata ai libri a tutto tondo e nata dall’intuizione felice di Alberto Raffaelli. Nell’intervista, che qui vi propongo in differita, ho parlato di me come autrice e di scrittura, lettura, editoria

Buona visione a tutti

Per andare oltre con “Oltre”: Lucia ci parla del suo ultimo libro “Oltre la porta socchiusa” in Associazione Culturale Gigino Braccili



Non è semplice parlare di sè da un punto di vista scrittorio perorando la bontà o comunque pianificando in prima persona il lancio dell’ultimo libro pubblicato attraverso un articolo che parli delle peculiarità di quest’ultimo perché il pericolo di mostrarsi al pubblico dei lettori debordante in termini di autoreferenzialità è sempre in agguato. È ciò che ho subito pensato quanto Umberto Braccili, giornalista di grande caratura professionale e morale, mi ha proposto di farlo attraverso le pagine del sito portavoce dell’Associazione Culturale intitolata a suo padre Gigino di cui è amministratore attento. Il suo portale, per il quale anch’io in passato ho scritto con grande piacere, è seguitissimo. Ho, quindi, accettato la sfida con un po’ di batticuore sperando con tutta me stessa di non indulgere in sbavature di tipo emotivo e sentimentale.
A presto

Lucia     

Lucia ci parla del suo ultimo libro “Oltre la porta socchiusa”

di Lucia Guida

Quale potrebbe essere la procedura più efficace per parlare di sé stessi e delle proprie produzioni letterarie? Forse la stessa utilizzata per descrivere a qualcuno un figlio? Una sorta di orgoglio malcelato, tutto materno e umanamente comprensibile e per certi versi condivisibile, cercando di mantenere una giusta e doverosa patina di obiettività? È quello che ho pensato quando Umberto Braccili mi ha proposto di parlare nel suo blog dedicato alla memoria di suo padre Gigino di “Oltre la porta socchiusa”, mio quarto romanzo e terzo di una trilogia iniziata nel 2016 intitolata “Prospettive Urbane”. Sesto in ordine di arrivo dopo, come già annunciato, altri romanzi e due sillogi, una di racconti e una di poesie.

È con questo stato d’animo ambivalente che mi appresto in questo compito per certi versi difficile. Potrei iniziare dicendovi che per una madre un nuovo figlio riceve la stessa quantità di amore destinata a quelli che lo hanno preceduto per nascita e non sbaglierei affatto. Aggiungerei anche che la stesura di “Oltre” è stata assai ponderata, forse più degli esemplari precedenti. Ha risentito della stasi del periodo pandemico. Un lasso di tempo che mi ha privata di idee, entusiasmo e voglia di fare, scrittoriamente parlando, spingendomi istintivamente su altri versanti creativi: quelli caratterizzati da un’operosità concreta, silenziosa, di tipo manuale permeati di pensiero profondo che non necessita di manifestarsi in superficie ma che pure c’è e ha il suo preciso peso specifico.

Già da allora sentivo l’urgenza di portare a termine la trilogia di cui sopra iniziata con “Romanzo Popolare” (2016) di Amarganta, una storia di famiglie amiche, di vicissitudini liete e tragiche narrata in un decennio d’antan compreso tra il 1965 e il 1975 e ambientato nel popoloso quartiere di San Donato a Pescara; continuata in un condominio di semiperiferia di epoca contemporanea, una palazzina liberty fulcro delle storie dei suoi abitanti diversi gli uni dagli altri, punti di forza e punti di debolezza, raccontata in “Come gigli di mare tra la sabbia” (2021), Alcheringa. Era arrivato il tempo di stringere ulteriormente il cerchio: di andare in profondità e parlare del microcosmo di Alice Bellucci, 45 anni, di bell’aspetto e belle speranze, donna alla ricerca di un baricentro esistenziale e affettivo-sentimentale. Delle sue giornate lunghe a dismisura ritmate da una lenta opera di riabilitazione psicofisica.

Delle sue speranze, delle sue disillusioni, della sua volontà e caparbia nel volersi riappropriare di un’autonomia personale messa a dura prova da un grave incidente automobilistico. Degli uomini da lei incrociati che difficilmente accettano di svelarsi per ciò che sono e sentono realmente, di affetti familiari certi che restano quando tutto il resto svanisce; di lavoro e precarietà; di un paio di occhiali dalle lenti appena scurite, non più rosa, che permettono alla protagonista di percepire il quotidiano per ciò che è e rappresenta in concreto. Certamente con buona dose di resilienza che non è mai accettazione passiva di tutto ciò che ci accade o che ci potrebbe capitare. 

Scatto della fotografa Cristiana Greco, presentazione di "Oltre la porta socchiusa" (2024) Arkadia del 7 settembre 2024 al Ritrovo del Parrozzo di Pescara

Potrei dirvi moltissimo altro ancora. In fondo, lo dicevamo poc’anzi, a una genitrice fiera della propria progenie piace parecchio parlarne a terzi. Vi invito, invece, a leggere questa narrazione reperendola in web su uno dei tanti portali librari o, ancora meglio, a richiederla nella vostra libreria preferita. A entrare nella prospettiva di Alice, sopravvissuta e vincitrice laddove è stata ampiamente anche vinta e sopraffatta dalle circostanze dell’esistenza, ha pianto, si è disperata, ha temuto per sé stessa.


Soprattutto di venirmi a sentire nelle presentazioni che farò a breve (la più vicina nel tempo è programmata per sabato 7 settembre a Pescara, ore 17,30 al “Ritrovo del Parrozzo”, ma ce ne saranno tante altre a seguire).  Per un autore, al di là delle vendite di un libro (che di sicuro “fanno classifica”) la cosa forse più importante, pregnante, è quella di essere ascoltati. Di contraltare con il pubblico di lettori e potenziali lettori. Di incontrarsi sul filo empatico dell’affabulazione: un processo meraviglioso  che è fatto di dare e avere in misura eguale. Uno scambio di energia notevole, anche in caso di opinioni contrastanti.

Vi avevo promesso di essere poco celebrativa, spero di essermi decorosamente attenuta ai patti e di avervi incuriositi. Confidando di averli prossimamente con me ringrazio di cuore per la pazienza mostrata tutti coloro che hanno scelto di restare in mia compagnia in questi cinque  minuti di lettura silenziosa. 

Sinceramente vostra,

Lucia

Lucia Guida, “Oltre la porta socchiusa” (2024) Arkadia Editore

ISBN 978 88 68514969    € 16,00

https://luciaguida.wordpress.com/

http://www.arkadiaeditore.it/lucia-guida/

britti

In foto da sinistra a destra Daniela D'Alimonte, Lucia Guida, Umberto Braccili ed Edmea Marzoli in occasione della prima presentaziode di "Romanzo Popolare" al Centro britti in Pescara (2016). Scatto di Luciano Onza

È possibile leggere in originale l’articolo qui 

On the Road – Strada facendo

Pubblicare un libro non è un traguardo da raggiungere ma un punto di partenza da cui procedere magari lentamente ma possibilmente senza fermarsi. Ponderando le tappe da colmare ma mantenendo una certa continuità e sistematicità. 
Ecco cosa è successo nell’arco di tempo di un mese dall’uscita del mio romanzo.

 “Come gigli di mare tra la sabbia”, Alcheringa, presentazione dell’opera nella Sala degli Alambicchi dell’Aurum di Pescara a cura di Arianna Di Tomasso e dell’autrice – 5 giugno 2021.

sala di lato altra prospettiva

 

17 giugno 2021, presentazione virtuale  sulla pagina fb della libreria Booklet di Ozieri (SS) a cura di Mario Borghi, libraio e autore

 

ok 

 

8 luglio 2021,  presentazione nell’ambito della rassegna “Gelati Letterari” patrocinata dal gruppo editoriale Tabula Fati – Terrazza de La Playa, Pescara.
Ph. credit: F. De Dominicis

gelati letterari

 

21 luglio 2021, presentazione nell’ambito della rassegna letteraria “MARZIANI on the beach”, Stabilimento Balneare Aretusa di Pescara

 

aretusa beach

 

26 luglio 2021, presentazione nell’ambito del Primo Cammino Letterario Italiano patrocinato da Masciulli Editore, Riserva Naturale Regionale Sorgenti del Pescara

 

ooo

 

11 settembre 2021, presentazione nell’ambito dell’evento artistico-letterario “Ciliegi, Immagini e Parole” ,  Country House Il Borgo dei Ciliegi di Grottammare (Ap)  

 

presssss

19 novembre 2021, FLA2021 Festival di Libri ed  Altre Cose
Museo delle Genti d’Abruzzo

 

foto presentazione FLA21

 

23 agosto 2022, Salotti Letterari della Casina dei Tigli, Chieti

 

7

 

 

Contributi rassegna stampa

“Come gigli di mare tra la sabbia”, incontro con la scrittrice Lucia Guida, intervista di Ilaria Grasso aka Emma Geddon

Interviste: Lucia Guida, conversazione con Annamaria Lucchese aka Babette Brown

Lucia Guida: “Come gigli di mare tra la sabbia”, recensione a cura di Antonio Frisa su Mentinfuga  

“Come gigli di mare tra la sabbia di Lucia Guida (Alcheringa)”, recensione a cura di Patrizia Debicke  su Libroguerriero 

“Come gigli di mare tra la sabbia”, videorecensione a cura di A. Fresa per Letture per Lettori

“Come gigli di mare tra la sabbia”, Alcheringa, segnalato su Cyrano Factory 

“Come gigli di mare tra la sabbia”, Alcheringa, presentazione video su youtube a cura di ErreVu Videoart 

“Come gigli di mare tra la sabbia, il romanzo di Lucia Guida: finestre su un presente fragile, articolo a cura di Fabio Iuliano su The Walk of Fame

“Come gigli di mare tra la sabbia”, articolo a cura di Fabio Rosica su La Dolce Vita Magazine

“Lo strano condominio di Lucia Guida”, articolo pubblicato da Fabio Iuliano sulla pagina regionale di spettacolo e società del quotidiano “Il Centro” in data 23.09.21

“Come gigli di mare tra la sabbia” al minuto 18:01 della rubrica “Parole d’Autore” di Antimo Amore in Buongiorno Regione di giovedì 30 settembre 2021 e al minuto 17,44 dell’edizione delle ore 14,00 del TGR Abruzzo di sabato 2 ottobre 2021

“Come gigli di mare tra la sabbia, Storia di riscatto su quattro piani dalla penna di Lucia Guida”, articolo pubblicato sulla piattaforma Virtù Quotidiane a cura di F. Iulian

La  recensione di Stefano Carnicelli sulla piattaforma SulmonaPost:

Come gigli di mare tra la sabbia

e sul sito Il Cielo Capovolto:

Come gigli di mare tra la sabbia
“Come gigli di mare tra la sabbia”, Alcheringa, nel palinsesto del FLA 2021 per la sezione L.o.c.

 

 

“The best books (…) are those that tell you what you know already.”
G. Orwell, 1984

Come gigli di mare tra la sabbia

Partecipazione

È nato “Come gigli di mare tra la sabbia”, terzo romanzo di Lucia Guida edito da Alcheringa per la collana le Ossidiane.

Ne dà l’annuncio commossa e felice l’autrice assieme a tutti coloro che in questo lungo periodo di gestazione l’hanno supportata e sopportata fornendole ottimi consigli, sostegno morale e anche materiale a base di caffè e tisane relax, amicizia disinteressata.

Lucia è grata a Lina Anielli, direttrice editoriale ed editor di Alcheringa, e a Eva Martinez Olalla, creativa e artefice della bellissima copertina, per l’ottimo lavoro in sinergia compiuto insieme.
Ringrazia, infine, di cuore sin da ora chi avrà la bontà di accompagnarla nelle varie tappe di questo nuovo viaggio lungo “per viandanti pazienti” (cit.).
Tra qualche giorno “Come gigli” debutterà sul sito della casa editrice che lo ha scelto e sulle pagine delle principali librerie online

Copertina jpg di Come gigli di mare di Lucia Guida

Tempo di primavera e novità editoriali

“È un viaggio per viandanti pazienti, un libro.”

A. Baricco

 

Cari amici, direi che ci siamo. I tempi sono più che sufficientemente maturi per annunciarvi che a breve sarà pubblicato il mio sesto figlietto scrittorio per i tipi di Alcheringa, ce noeap laziale, un romanzo di narrativa ambientato in età contemporanea in luoghi a me cari.

Scegliere di affidarne la cura alle mani attente e competenti di Lina Anielli ha richiesto da parte mia un’opera di cernita certosina. Volevo una casa editrice che fosse rigorosamente no eap con cui lavorare in reale sinergia valorizzando la mia scrittura senza snaturarla. Penso di esserci riuscita.

Restate connessi perché di info a riguardo altrettanto belle e interessanti ce ne sono ancora molte.

Soprattutto siate felici per me come io lo sono. Felici per la possibilità di poterci incontrare a metà strada anche stavolta legati dallo stesso filo: quello che empaticamente unisce autore e lettore sull’onda di pensieri, emozioni e sensazioni condivisi da entrambi.  

 

Lucia

 

 

 

 
 

Presentazioni d’Autore: “Vita, morte e miracoli di Bonfiglio Liborio” di Remo Rapino

La vita di Liborio Bonfiglio appare da subito segnata da quelli che Liborio medesimo, voce narrante di questo romanzo corposo vincitore del Premio Campiello 2020, chiama  “segni neri”: circostanze sfortunate, a cominciare dal temporale fragoroso che ne annuncia la nascita in una serata agostana sui generis in cui sua madre e suo nonno materno attendono medico e levatrice che tardano ad arrivare, e a terminare con l’attesa paziente del protagonista seduto in perfetta solitudine su una sedia spagliata nella sua modesta abitazione, pensando alla vita colorita in maggior parte di controversie che, si sa, “sono  come le cirasce, una tira all’altra”.
Eppure Liborio da bravo traghettatore cerca di reagire alla malasorte vivendo per ben ottantaquattro anni; attraversando il ventennio fascista, la seconda guerra mondiale, il boom economico, gli anni di crisi politica e morale del Belpaese, da lui percorso da centro-sud a nord e viceversa in lungo e in largo, alla ricerca di occasioni di vita migliore, di compagnie maschili e femminili mitizzate in cui identificarsi, come quella di  Venturi Ermes, conosciuto ai tempi del militare e mai più dimenticato assieme a Giordani Teresa, il suo primo amore e la figura del maestro Cianfarra Romeo, pietra miliare della sua infanzia e ricordo costante di ciò che avrebbe potuto essere se soltanto il destino gli avesse regalato occasioni più propizie. Liborio va avanti per la sua strada abbracciando fedi politiche e dottrine sociali in cui si riconosce, conservando in tasca la copia del romanzo deamicisiano “Cuore”, dono del buon maestro Romeo che mostra soltanto a chi sente affine al suo destino tanto da sceglierlo come depositario dei suoi racconti di vita e di strada e delle sue confidenze. Dei suoi sogni e delle sue speranze coltivati con estremo senso delle proporzioni, tipico atteggiamento di chi sa di poter osare sino a un certo punto perché ha tasche che possono contenere soltanto sassi con cui restare ancorato al suolo nelle giornate di vento forte. Un Cocciamatte savio a detta del dottor Mattolini Alvise del manicomio di Imola, luogo in cui Liborio soggiornerà a lungo a seguito di una vicissitudine tragica che lo ha visto protagonista e che ha segnato la sua fine lavorativa. Personaggio autorevole da cui l’operaio aspetterà invano in dono un camice bianco a testimonianza del pieno riconoscimento della consapevolezza e lungimiranza mostrate, certamente migliori e più profonde di quelle di tanta brava gente; un poveraccio connotato, invece,  da uno phisique du rôle ben preciso una volta di ritorno al luogo di nascita, appena tollerato dai suoi compaesani, incarnazione per qualcuno di essi dei peggiori disegni esistenziali. Eppure Liborio riuscirà a prendersi comunque la sua rivincita personale sull’Amore che a suo tempo non lo ha benedetto e su Maccarone, benestante marito di  Giordani Teresa, andando ben al di là del bacio casto di gioventù rubato in una giornata di grandi celebrazioni. Con il placet solidale dei lettori, attenti e curiosi sino all’ultima pagina di questa storia dolceamara in cui luci e ombre, sorrisi sfumati di malinconia autentica, si alternano e si fondono in spaccati di grande umanità culminando in un finale  scenografico ed evocativo ma certamente coerente. Un finale costruito da Liborio a sua immagine e somiglianza, allo stesso tempo rassicurante e intriso di pathos.

Il linguaggio con cui Remo Rapino fa parlare Liborio Bonfiglio è un mixage accurato di italiano standard e dialetto abruzzese, ricco di neologismi coniati dallo stesso Liborio per mantenere il passo e la storia all’altezza di tempi e luoghi da egli menzionati. L’opera è, infine, corredata da un piccolo glossario finale pertinente e utile a chi ha poca dimestichezza con il registro linguistico del protagonista.

Lucia Guida

 

L’autore

È stato insegnante di filosofia nei licei. Vive a Lanciano. Ha pubblicato i racconti Esercizi di ribellione (Carabba 2012) e alcune raccolte di poesia, tra cui La profezia di Kavafis (Moby-dick 2003) e Le biciclette alle case di ringhiera (Tabula Fati 2017).*

 

*minibio presa dalla quarta di copertina dell’opera edita da Minimum Fax

Remo Rapino, Vita, morte e miracoli di Bonfiglio Liborio, ISBN 9788833890876, € 17

 

La recensione originale è presente su questa pagina

Presentazioni d’Autore: “Non ci salveranno di melograni” di Maristella Lippolis

“Si dice che tutte le isole si somiglino un po’, ma ognuna nasconde un’anima segreta che si svela solo a chi sa cercarla”

Quando Laura si concede una vacanza in un’isola della Dalmazia nel periodo immediatamente precedente la guerra dei Balcani del 1991, lo fa principalmente per offrire a se stessa una boccata d’ossigeno in un periodo complesso della sua vita.  La donna, che svolge la professione di avvocato civilista, non riesce a uscire con distacco dal suicidio di una cliente, avvenuto davanti ai suoi occhi nel giorno fissato per un l’udienza di separazione di quest’ultima. A Laura quella circostanza tristissima riporta alla memoria un’immagine indelebile della sua infanzia: quella di sua madre, in bilico sul davanzale della finestra di casa e in procinto di lanciarsi anch’ella nel vuoto. La donna desisterà dall’intento nell’attimo in cui si accorgerà che la bimba è alle sue spalle. Laura è schiacciata dai sensi di colpa derivanti da queste due circostanze tragiche che le impediscono di lasciar fluire liberamente in se stessa e al suo esterno energie vitali indispensabili.
La scoperta della pensione di Vera nell’isola di Soline, visitata durante il suo viaggio, e la decisione repentina di soggiornarvi successivamente al giorno da lei fissato per la partenza, fino a buona parte della stagione successiva, è un’ancora di salvezza che il destino, se così si può dire, le offre all’improvviso per riflettere su se stessa attraverso lunghe passeggiate in luoghi naturali incontaminati e meditazioni scritte, lettere e pagine di diario, per fissare nero su bianco e tentare di dipanare i nodi esistenziali che le impediscono di accettare ciò che è stato ma anche ciò che presumibilmente sarà.
Laura ritrova nell’anziana donna croata, vedova e ancora innamorata del proprio marito scomparso in circostanze non chiarite, un importante trait d’union che le permetterà di recuperare lentamente ma stabilmente un rapporto più equilibrato con la propria madre riconoscendo in quest’ultima un’amorevolezza nei suoi confronti forse mal espressa ma presente sin dall’inizio.
Anche l’affetto complice e solidale di Goran, professore di filosofia e figlio di Vera, servirà alla giovane donna per riconciliarsi con se stessa e con quella parte di femminilità fatta di passionalità e razionalità mantenute, forse, troppo in sordina negli ultimi tempi della sua vita.
La routine semplice e spartana, mai banale, condotta sull’isola, la vicinanza ai quattro elementi che scandiscono la quotidianità essenziale dei suoi abitanti e una natura generosa che offre a piene mani a chi sa ascoltarla ad ampio spettro; i sentimenti gestiti allo stato primordiale scevri da sovrastrutture dai personaggi di questa storia, saranno un toccasana che permetterà a Laura di ripartire verso l’Italia forse con un retrogusto di tristezza per ciò che non si è compiuto ma con una consapevolezza e un senso di autostima rafforzati e approfonditi che le serviranno a progredire  a passo sciolto per le strade della vita.
Il romanzo di Maristella Lippolis, nell’edizione di Ianieri del 2018, è anche interessante per i molti  e attuali spunti di rielaborazione che offre al lettore in un’epoca in cui la tentazione di procedere per le vie del mondo in maniera epidermica per non soffrire (o soffrire poco!) è una tentazione sempre in agguato. La narrazione procede con attenzione e accuratezza stilistiche ma anche scrittorie sul filo del romanzo di introspezione psicologica affiancando tuttavia episodi di vita concreta e agita estremamente verosimili. L’autrice si impegna a toccare l’anima di suoi protagonisti e del potenziale lettore con estrema delicatezza alternando il non detto a descrizioni minuziose ma mai debordanti a corredo di una scrittura fluida e coinvolgente.

Lucia Guida

 

L’autrice 

Maristella Lippolis ha esordito nella narrativa pubblicando racconti sulla rivista “Tuttestorie”. Vincitrice del premio Piero Chiara 1999 con la raccolta ‘La storia di un’altra’, ha pubblicato i romanzi ‘Adele né bella né brutta’, Piemme, 2008, finalista al Premio Stresa dello stesso anno, ‘Una furtiva lacrima’, Piemme, 2013, ‘Raccontami tu’, L’iguana editrice, 2017. Collabora con la rivista ‘Leggendaria’, il ‘LetterateMagazine’, il MagFest.

Maristella Lippolis, Non ci salveranno i melograni, ISBN 978-88-94890-64-8,  €   14,50 

 

9496753_3780955

Cosa bolle in pentola

Chiedo venia se ultimamente aggiorno col contagocce questo mio pezzetto di  vita virtuale autorale; sono il mio solo e unico ufficio stampa e talvolta ho poco tempo per  far fronte a tutto. Però continuo a esserci.

Ho, tuttavia, belle cose da condividere con chi con disponibilità continua a seguirmi lungo questo percorso fatto, forse, più di mondo concreto che di mediaticità.

Il 3 novembre 2018 in quel di Chiari (BS) il mio ‘Romanzo Popolare’, Amarganta, 2016, riceverà il Marchio Microeditoria di Qualità per la narrativa assieme ad altre opere  partecipanti al concorso omonimo che si sono distinte per il loro valore contenutistico, stilistico ed editoriale. Il Premio è inserito nella Rassegna della Microeditoria Italiana che annualmente si volge a   Villa Mazzotti Biancinelli sempre a Chiari (Brescia)

loghiconcorsotutti

L’11 novembre 2018 presenterò ‘Interlinee’ nell’ambito degli eventi letterari L.o.c. del FLA 2018 Festival di Libri e Altrecose a Pescara presso il Circolo Aternino. Relatrice Daniela D’Alimonte.

img048.jpg

 

‘Interlinee’, mia silloge di poesia, è stata di recente battezzata presso la libreria I Luoghi dell’Anima di Pescara  in una presentazione che è stata connubio di musica, conversazione e recitazione a cura mia, della critica letteraria Arianna Di Tomasso, di Tiziana Di Tonno, attrice, e del M° Vittorio Luciano Di Bernardo

 

44509511_2062877207098244_7348254783607668736_n

 

Dietro, infine, consiglio di mia figlia, pubblicitaria migliore di me stessa di quanto lo sia io, ho finalmente creato dopo la pubblicazione del mio quarto libro da solista la mia pagina di autrice su FB. Se avete voglia di curiosare, la trovate qui.

pagina autrice fb.png

Un grazie di cuore per esserci.

A rileggerci e risentirci presto.

Lucia