Sei mesi di “Oltre la porta socchiusa”, Arkadia Editore:  le prime recensioni

A sei mesi circa dall’uscita di “Oltre” mi è sembrata una cosa bella menzionare tutte le recensioni comparse sui blog letterari e sulle riviste in web a cui il mio ultimo romanzo è stato a oggi sottoposto.  Lo faccio con l’orgoglio di chi presenta il suo ultimo nato ma anche con la consapevolezza di quanto il processo scrittorio sia un fenomeno complesso e in continuo divenire seguendo di pari passo la crescita personale, ma anche umana, dell’autore che se ne è reso protagonista. Partendo da questo presupposto per me indispensabile ho pensato di proporvi per ciascuna di esse un piccolo stralcio; lasciando a voi, se ne avete tempo e voglia, di continuare a leggerla per intero sulla relativa pagina di riferimento
Saluti e baci a tutti

Lucia

Oltre la porta socchiusa, di Lucia Guida, Arkadia editore 2024, recensione di Daniela Domenici su Daniela e Dintorni

 Sono appena riemersa dalla lettura di questo splendido romanzo di Lucia Guida che ho divorato in un soffio e di cui voglio dirvi qualcosa.

In primis complimenti per la perfetta caratterizzazione della principale protagonista, Alice, e poi Carlo e Paride, la sorella Betty, il cognato Davide, il nipote Matias e l’amica Irene, ognuno/a ha un ruolo di rilievo, non sempre positivo, nella (sua)  vita (…) Oltre che un romanzo di crescita psicologica è anche un po’ giallo (…)


Link:
https://danielaedintorni.com/2024/07/12/oltre-la-porta-socchiusa-di-lucia-guida-arkadia-editore-2024-recensione-di-daniela-domenici/?fbclid=IwZXh0bgNhZW0CMTEAAR3CsNchDhfrZcWJbE4viTwsZZ6_fCORZQGml4MXk1ju7SoR0cEwR0KEmnc_aem_Aeb-10OnRVvErgCDeOYmLg

Oltre la porta socchiusa- Lucia Guida Arkadia 2024, recensione di Connie Bandini su Magia nelle Parole

Un romanzo intenso che racconta la vita, le sue prove e le sorprese che sa riservare. Possono essere gradite o meno, momenti piacevoli o completi disastri, ma permettono a chi le vive di guardare alla propria esistenza con occhi nuovi, con uno sguardo diverso, capace di individuare l’essenziale e ciò che, davvero, può far stare bene.


Link:
https://magianelleparole.wordpress.com/2024/08/15/oltre-la-porta-socchiusa-lucia-guida/?fbclid=IwY2xjawE8_BBleHRuA2FlbQIxMQABHR2ILLUYBQzjwXcJlBmG4BSWC8WpxHcfBoY3DNgMqHfGTHRcgIqxqyv77w_aem__2gZuhdJejv7YUTxNSPgGA

 “Oltre la porta socchiusa” su Libroguerriero – recensione a cura di Paola Rambaldi su Libroguerriero

Un bellissimo romanzo sulla ricerca di noi stessi e del nostro destino. Una storia in cui ritrovarci, leggetela!

Link:
https://libroguerriero.wordpress.com/2024/09/02/oltre-la-porta-socchiusa-di-lucia-guida-sidekar/

Oltre la porta socchiusa,  Lucia Guida – recensione a cura di Stefano Carnicelli su Il Cielo Capovolto

 Nel romanzo emergono quelle dipendenze affettive, spesso tossiche, in grado di pregiudicare i rapporti umani. Ci sono le ossessioni, quelle che appartengono all’Uomo… l’idea di dominio, di possesso assoluto. La delicata narrazione di Lucia Guida dona spazio ad ogni aspetto, anche a quelli tipicamente interiori che accompagnano le esistenze dei vari attori. Non si può che apprezzare il bel condensato di elementi letterari presenti nel testo: il giallo, i risvolti umani e psicologici, i destini, i tormenti… nel finale, anche una sorta di favola moderna, per nulla scontata, che fa riflettere sul vero senso della vita.

Link:
https://www.ilcielocapovolto.info/oltre-la-porta-socchiusa/?fbclid=IwY2xjawFOL5JleHRuA2FlbQIxMQABHdtVwf1bpEqWbS04Q9mUjc4-WBWG0Os9eUIN_uCSw2L8wdMUq-EpR_UpfQ_aem_w-nf-1RWtw46CdKWbx8muw

 

Oltre la porta socchiusa. Intervista a Lucia Guida a cura di Antonio Fresa su MentInFuga

L’ultimo romanzo di Lucia Guida – Oltre la porta socchiusa – rappresenta un passaggio importante nella produzione di un’autrice che sa rivolgere la propria attenzione a temi e situazioni centrali nelle nostre vite e sa raccontarli con un tono pacato, misurato e senza le “urla” costanti delle nostre forme di comunicazione più diffuse.
La parola letteraria, levigata da Lucia Guida con perizia e cura costante, riesce a offrire al lettore una dimensione altra e riflessiva da cui osservare gli eventi della vita e seguire il ritmo del respiro e della coscienza.
Una storia all’apparenza semplice mostra, nella piccola fatica quotidiana dell’esistere, quanto siano importanti i mutamenti, i progetti e, infine, le speranze(…)


Link:
https://www.mentinfuga.com/oltre-la-porta-socchiusa-intervista-a-lucia-guida/?fbclid=IwY2xjawFOMhBleHRuA2FlbQIxMQABHWQ3hyv2EHUSmJCDZFCJlgBWTpoBNuERG0diRX5MH7cycVtsD5wNvXDbjw_aem_mTKUen94yl4hIsZgZlktKQ

 

Recensione: “Oltre la porta socchiusa” di Lucia Guida, Arkadia a cura di Anna Calì su La Bottega del Libro


(…) Un libro che è centrato maggiormente sulla vita, ma anche sul destino e sulla ricerca della felicità. Tre argomenti diversi tra loro, che a volte hanno delle connessioni, eppure sono capaci di creare subbuglio e difficoltà nell’essere umano. Quant’è difficile a volte cercare la felicità? Ma poi, esiste? (…) Un romanzo introspettivo e soprattutto ben descritto. Ottima, infatti la descrizione della protagonista principale. Ben delineati anche i personaggi secondari come Carlo e Paride. Uno stile fluido, coinvolgente e che ti mette dinanzi a un bivio: aprire o chiudere quella porta socchiusa? Ed è proprio questo il bivio in cui si troverà la nostra Alice.

Link:
https://www.labottegadeilibri.it/recensione-oltre-la-porta-socchiusa-di-lucia-guida-arkadia/recensione/?fbclid=IwY2xjawFzRXBleHRuA2FlbQIxMQABHQWR6Jcgz8Z1bXivwMZTfdNZYkRt0A2qK_MwvP0smOFPZiaIeKMydgmzTw_aem_fRLnVqChEExc3wc6FMRDcQ

Recensione: Lucia Guida – Oltre la porta socchiusa, a cura di Katia Ciarrocchi su Lib(e)ro Libro
Oltre la porta socchiusa mette in evidenza l’abilità di Lucia Guida nel tratteggiare con finezza e realismo le sfumature dell’esperienza umana. Con uno stile, semplice ma avvolgente, guida il lettore attraverso un intreccio ben costruito, che alterna punti di vista e svela gradualmente il mondo interiore dei personaggi. Guida dimostra una notevole capacità nel dosare tensione narrativa e introspezione, mantenendo il lettore coinvolto senza mai eccedere o cadere nel banale, confermandosi come una voce interessante e promettente nel panorama letterario italiano.

Link:
https://www.liberolibro.it/lucia-guida-oltre-la-porta-socchiusa/?fbclid=IwZXh0bgNhZW0CMTEAAR0C_f93NwoPGj3QNeKcTS8PkPl-_l657_8oUcPBONtHsTOQVVxEfEGYRAs_aem_jxyP_GZbUsPga0_4N80_lw

book

       Ph. Credit: Luciano Onza

On the Road – Strada facendo

Pubblicare un libro non è un traguardo da raggiungere ma un punto di partenza da cui procedere magari lentamente ma possibilmente senza fermarsi. Ponderando le tappe da colmare ma mantenendo una certa continuità e sistematicità. 
Ecco cosa è successo nell’arco di tempo di un mese dall’uscita del mio romanzo.

 “Come gigli di mare tra la sabbia”, Alcheringa, presentazione dell’opera nella Sala degli Alambicchi dell’Aurum di Pescara a cura di Arianna Di Tomasso e dell’autrice – 5 giugno 2021.

sala di lato altra prospettiva

 

17 giugno 2021, presentazione virtuale  sulla pagina fb della libreria Booklet di Ozieri (SS) a cura di Mario Borghi, libraio e autore

 

ok 

 

8 luglio 2021,  presentazione nell’ambito della rassegna “Gelati Letterari” patrocinata dal gruppo editoriale Tabula Fati – Terrazza de La Playa, Pescara.
Ph. credit: F. De Dominicis

gelati letterari

 

21 luglio 2021, presentazione nell’ambito della rassegna letteraria “MARZIANI on the beach”, Stabilimento Balneare Aretusa di Pescara

 

aretusa beach

 

26 luglio 2021, presentazione nell’ambito del Primo Cammino Letterario Italiano patrocinato da Masciulli Editore, Riserva Naturale Regionale Sorgenti del Pescara

 

ooo

 

11 settembre 2021, presentazione nell’ambito dell’evento artistico-letterario “Ciliegi, Immagini e Parole” ,  Country House Il Borgo dei Ciliegi di Grottammare (Ap)  

 

presssss

19 novembre 2021, FLA2021 Festival di Libri ed  Altre Cose
Museo delle Genti d’Abruzzo

 

foto presentazione FLA21

 

23 agosto 2022, Salotti Letterari della Casina dei Tigli, Chieti

 

7

 

 

Contributi rassegna stampa

“Come gigli di mare tra la sabbia”, incontro con la scrittrice Lucia Guida, intervista di Ilaria Grasso aka Emma Geddon

Interviste: Lucia Guida, conversazione con Annamaria Lucchese aka Babette Brown

Lucia Guida: “Come gigli di mare tra la sabbia”, recensione a cura di Antonio Frisa su Mentinfuga  

“Come gigli di mare tra la sabbia di Lucia Guida (Alcheringa)”, recensione a cura di Patrizia Debicke  su Libroguerriero 

“Come gigli di mare tra la sabbia”, videorecensione a cura di A. Fresa per Letture per Lettori

“Come gigli di mare tra la sabbia”, Alcheringa, segnalato su Cyrano Factory 

“Come gigli di mare tra la sabbia”, Alcheringa, presentazione video su youtube a cura di ErreVu Videoart 

“Come gigli di mare tra la sabbia, il romanzo di Lucia Guida: finestre su un presente fragile, articolo a cura di Fabio Iuliano su The Walk of Fame

“Come gigli di mare tra la sabbia”, articolo a cura di Fabio Rosica su La Dolce Vita Magazine

“Lo strano condominio di Lucia Guida”, articolo pubblicato da Fabio Iuliano sulla pagina regionale di spettacolo e società del quotidiano “Il Centro” in data 23.09.21

“Come gigli di mare tra la sabbia” al minuto 18:01 della rubrica “Parole d’Autore” di Antimo Amore in Buongiorno Regione di giovedì 30 settembre 2021 e al minuto 17,44 dell’edizione delle ore 14,00 del TGR Abruzzo di sabato 2 ottobre 2021

“Come gigli di mare tra la sabbia, Storia di riscatto su quattro piani dalla penna di Lucia Guida”, articolo pubblicato sulla piattaforma Virtù Quotidiane a cura di F. Iulian

La  recensione di Stefano Carnicelli sulla piattaforma SulmonaPost:

Come gigli di mare tra la sabbia

e sul sito Il Cielo Capovolto:

Come gigli di mare tra la sabbia
“Come gigli di mare tra la sabbia”, Alcheringa, nel palinsesto del FLA 2021 per la sezione L.o.c.

 

 

“The best books (…) are those that tell you what you know already.”
G. Orwell, 1984

Presentazioni d’Autore: “NEA-POLIS ovvero contro l’ovvietà del presente” di Antonio Fresa

È un itinerario letterario-esistenziale quello rappresentato in “Nea-polis, ovvero contro l’ovvietà del presente”, da Antonio Fresa, giornalista, docente di filosofia nella scuola secondaria di secondo grado e presidente dell’università della Terza Età di Narni. Un viaggio che inizia da Portici, sua città natale, per poi ampliarsi e inglobare Napoli, da lui eletta come città dell’anima, discettandone a tutto tondo.
Un percorso che si snoda con gradualità, flessibilità e morbidezza attraverso la vita di Antonio dell’ieri e dell’oggi; un vero e proprio viaggio dell’eroe, complesso e circolare, in cui tutto contribuisce consapevolmente a far rientrare il protagonista alla base reggendo saldamente tra le dita un fil rouge sottile e robusto, ben assicurato a quel patrimonio  fatto di memorie proprie e terze e di cultura personale ed extrapersonale, elementi vissuti e metabolizzati in modo inalienabile. Antonio Fresa sente scorrere nelle proprie vene un forte senso di appartenenza e di napoletanità, punti di forza e punti di debolezza, nonostante egli abbia ‘per scelta’ consapevolmente deciso di recarsi altrove per continuare a costruire la propria biografia. E non c’è racconto, o riflessione o semplicemente cronaca di eventi che lo hanno visto protagonista a non risentirne in modo forte e chiaro.
Si parte da poche pagine che costituiscono la ‘Premessa’ di questo lavoro e che rappresentano un modo garbato per accogliere il lettore e mostrargli ciò che di lì a poco andrà a verificare brevi manu, per il tramite della lettura, di persona: sei capitoli muniti ciascuno di un titolo ben preciso e un’appendice finale in cui Fresa regala piccoli frammenti preziosi altrettanto significativi ed evocativi di quel senso di “miseria e nobiltà”, estremi potenti, compenetrati l’uno nell’altro e così ben amalgamati da non poter essere scissi rendendo per chi vi si reca unica e irripetibile l’atmosfera partenopea sin dalla primissima visita.
Non c’è spazio per luoghi comuni né per stereotipi o tipizzazioni in “Nea-polis”, né la possibilità di indulgere in episodi evidenziati sic et simpliciter per le note di folklore locale che possano offrire; a cominciare dal concetto di ‘accento’, inteso nella sua accezione migliore e non come particolare cadenza vocalica, per alcuni primo elemento inequivocabile per etichettare la provenienza di chi abbiamo di fronte e poi, in seguito, associato tout court a tutto un mondo interiore, spesso solo immaginato e non già esperito; e a terminare con l’idea di ‘mediterraneità’ considerata da Antonio come summa esistenziale di ciò che egli ha voluto proporci dal primo istante sino al termine di questo percorso virtuoso, fatto di  compimento e crescita: un ritorno alle origini con un elisir di ben-vivere generosamente condiviso con chi ha avuto l’accortezza di seguirlo in  quest’avventura:

Ecco la magia assoluta del Mediterraneo: luoghi e persone sono la stessa cosa; ci si presenta nella discendenza o nella città d’origine; si è figli di un re o si può essere re di Itaca; si è perché si fa parte di un luogo o comunità; si è perché si conosce il proprio volto nel volto dell’altro; si è perché ci si riconosce nelle parole che gli altri ci presentano  e nell’attenzione che gli altri ci riservano (…) E questo racconto vale per ogni punto del Mediterraneo (…)
E così comprendiamo, pienamente, dove noi siamo, guardandoci nello sguardo di chi giunge o in quello di chi parte o ritorna; e chi parte sa di allontanarsi da uno sguardo che continua a reclamarlo, definirlo, interrogarlo.

 

Lucia Guida

 

L’autore

Pubblicista, docente di filosofia e presidente dell’Università della Terza Età di Narni (TR), Antonio Fresa ha partecipato ad antologie di A.A.V.V. e pubblicato da solista nel 2016 la raccolta di racconti Delitti esemplari nel bel paese, l’Erudita, e nel 2019 NEA-POLIS ovvero contro l’ovvietà del presente per INTERMEDIA Edizioni da cui è stata tratta un’opera teatrale portata sulle scene.
Si dichiara convintamente cittadino europeo senza barriere e senza preclusioni.

Antonio Fresa, NEA-POLIS ovvero contro l’ovvietà del presente, ISBN 978-88-6786-165-1,   €    10,00 

 

31UZqTMUdgL._SX355_BO1204203200_-1

La recensione originale è presente su questa pagina  

La parola al recensore: ‘Romanzo Popolare’ visto attraverso gli occhi di Antonio Fresa per ‘Mentinfuga’

Cari amici, vi propongo stasera la recensione del mio ‘Romanzo’ fatta da Antonio Fresa per il periodico online dell’Associazione Culturale Mentinfuga.

Una prospettiva chiara e accurata verso cui guardare alla mia storia di provincia e alle vicende personali di gente comune ma non ordinaria.

Buona lettura

A presto

libri luciano onza.jpg

ph. credits: foto di Luciano Onza

Romanzo Popolare: Lucia Guida

L’ultimo romanzo di Lucia Guida è ambientato a Pescara e racconta la storia di due famiglie che incrociano il proprio destino. Due donne che stringono una vera e duratura amicizia. Famiglia, amore, odio e violenza sono alcuni degli ingredienti che la scrittrice miscela con sicurezza in un romanzo dalla solida struttura.

Piccola premessa: come un’introduzione

Non si pretende qui di illustrare ai nostri lettori tutte le vicissitudini che la “forma romanzo” ha incontrato negli ultimi decenni. La smania sperimentale, e anche una sorta di spirito dell’epoca, avevano portato anche a parlare di morte del romanzo.
Con quell’espressione, ben evidentemente applicata a tanti linguaggi diversi, non s’intendeva evocare una profezia sulla scomparsa del romanzo.
Si voleva, piuttosto, segnalare la continua trasformazione di modi e forme che non consentivano più, con la forza di un canone, di assegnare o sottrarre valore alle opere proposte.
Sperimentazioni formali, linguistiche e anche più azzardate hanno permesso, invece, almeno ai lettori più affezionati, una selezione sempre più netta fra quello che amavano e quello che li lasciava poco convinti.
Insomma, il romanzo non è morto e sembra, anzi, avere buona salute ancora oggi.

Citazione 1
Visibilmente era la stessa di sempre. La sua infedeltà coniugale non aveva scalfito la sua affettuosità né la sua disponibilità di madre.
Sarebbe stata lei l’unica a fare i conti con un’unione che non la soddisfaceva più ma che non se la sentiva di infrangere. Sarebbe stata una donna a metà.
Una donna a un bivio imboccato a fronte alta e senza nessun ripensamento.
Salvezza e morte assieme, soltanto il tempo avrebbe potuto stabilirlo.

Il romanzo di Lucia Guida si presenta, data la breve premessa, quanto mai interessante e, mi si passi il termine, godibile per la volontà di ridare forza e spessore a unanarrazione rigorosa e ben strutturata.
Prima ancora di passare ad analizzare la vicenda, ci piace sottolineare la qualità dell’ambientazione e la descrizione dei personaggi.
C’è solidità nella scrittura di Lucia Guida che, lungi dal cadere nel formalismo, non impedisce il fluire di sensazioni e sentimenti che la vicenda induce.
La scrittrice sembra, infatti, aver trovato un equilibrio davvero notevole fra l’indignazione e il dolore che la vicenda suscita, e lo sforzo di onestà – si direbbe davvero sofferto date le tematiche trattate – nel presentare i diversi personaggi che si alternano sulla scena.

Citazione 2
Con l’ultimo briciolo di forza che le restava, Maria aveva tirato a sé una seggiola di legno dal fondo compatto, cercando di indirizzarvi il peso morto di un uomo che si dimostrava incapace di fare altro se non stringere a sé due bottiglie di Montepulciano. La sedia aveva scricchiolato ma era riuscita sostenere il peso che vi si era accasciato sopra senza parole, gli occhi socchiusi privi di espressione.
Maria aveva tamponato le gocce di sudore che le rigavano il viso disfatto con un fazzoletto tratto da una tasca del grembiule da cucina.
Matteo si era diretto verso la sua stanza con passo silenzioso.

I nostri lettori più affezionati sanno che il nostro tentativo è sempre quello di offrire tutti gli elementi utili a formarsi un’idea del testo che vanno a incontrare, senza però dissolvere la sorpresa e la scoperta.
Ci limitiamo, quindi, a una ricognizione generale che non intende avere pretese di completezza.
Lo spessore, la ricchezza e la complessità dei personaggi creati da Lucia Guida richiedono, infatti, una più attenta e partecipata lettura.

Palazzine e palazzi, cortili e strade: una cittadina come tante. In questo caso Pescara, nel 1965.
Le une sulle altre si alternano le luci della cucina e quelle delle altre stanze.
Le famiglie vivono la loro vita; le famiglie sembrano somigliarsi in quelle strade animate da poco.
Il lavoro, la scuola per i figli e tante donne, divise fra le esigenze della casa e la volontà di contribuire alla magra economia domestica.
Sollevando appena la testa, le luci che si avventurano verso la strada o nel cortile fanno presagire che tutto vada bene e che tutto andrà bene.
La famiglia Terenzi e la famiglia De Carlo potrebbero anche diventare amiche, scambiarsi qualche cortesia.
In fondo Teresa De Carlo si è trasferita da poco a Pescara per raggiungere suo marito e stabilirsi lì anche con i due figli: Lidia e Giacomo.
Le farebbe piacere stabilire qualche contatto, coltivare qualche rapporto.
Maria Terenzi è la madre di Matteo ed è sposata con Michele.
I personaggi ci vengono incontro e ci fanno conoscere le loro prerogative.
Solidale e capace di resistere alle difficoltà della vita, pieno di un reciproco rispetto, il rapporto che si struttura fra Maria e Teresa sembra la nota più positiva dell’intera storia.

Citazione 3
Ciò che Giselda desiderava era scomparire alla vista di chicchessia. Se avesse potuto, si sarebbe trasformata in aria dall’odore salmastro, come quella respirata in riva al mare da bambina, in un tempo che le sembrò troppo lontano. Aveva voglia di pace e di pulizia. Di tranquillità. Desiderava, forse, qualcosa che per lei non c’era. Non voleva che il suo citiletto, già così presente con i suoi guizzi impalpabili, ne avesse a soffrire in modo prematuro.

Potrebbe sembrare tutto semplice. Queste donne (Maria e Teresa), e altre che incontreremo (Giselda), nascondono, invece, segreti dolorosi e tragedie devastanti.
Hanno appreso da sempre a dissimulare, a celare, a rappresentare una serenità che non c’è.
La minaccia, sotto forma di un tradimento coniugale o di un’indicibile violenza domestica a causa di un marito alcolista, è continua e lo sforzo di controllare la situazione assume tratti che somigliano a un martirio.
Maria sopporta le violenze del marito e cerca di tenere il figlio Matteo al riparo dalla brutalità paterna.
Matteo cresce in una situazione che non gli consentirà di stabilire legami affettivi e scoprirà troppo tardi il suo bisogno d’amore e di stabilità.
La morte tornerà più volte a sconvolgere l’esistenza di queste donne che, in realtà, chiedevano amore, comprensione e affetto ed hanno, invece, incontrato uomini che hanno negato anche le loro emozioni.
La rinuncia all’amore, la violenza subita, l’abbandono nel momento più duro, una sorda cattiveria che si fa accanimento: tante tappe di un cordoglio che si stempera appena nella condivisione dell’amarezza del proprio destino.
Altra epoca? Altra Italia? Al centro, sempre, la difficile opera delle donne che chiedono di poter determinare la propria esistenza.

Citazione 4
Volte e volte in cui mi sono ritrovata per terra, ammaccata e dolorante, perché lui mi aveva fatto perdere i sensi. Alla fine non ce l’ho fatta più e ho deciso di dargli anch’io una lezione. Una di quelle che si ricordano finché campi.
 Una sera l’ho aspettato nella penombra di casa che rientrava, ciucco come al solito. In un angolo c’ero io. Non ho dovuto penare troppo per fargli perdere l’equilibrio. Prima di chiudere gli occhi l’ho visto stupirsi scoprendo l’espressione del mio viso. Ero seria e determinata. L’ho fatto per Matteo.
Per liberarlo. Ma non è bastato. O forse è stato troppo. La vita è una ruota che gira e Matteo di cattiverie ne ha avute per tutti.
Antonio Fresa, 24 aprile 2016

Lucia Guida
Romanzo Popolare
Amarganta, 2016
Pagine 174, € 12,50

 

L’articolo originale lo trovate qui

 

bambini

ph. credits: larchivio.org