Interviste a bordo: L’intervista del martedรฌ

Trovo sempre molto stimolante sottopormi alle domande di interviste interessanti come queste, anche quando forse si va molto in profonditร  fino a sondare territori inaccessibili ai piรน. Un grazie di cuore ad Antonio Fagnani, presidente dell’Associazione Culturale I Borghi della Riviera Dannunziana e responsabile di Arethusa, rivistaย  dell’Associazione medesima.

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ย  Tutte e tre le cose, visto che contribuiscono a rendermi ciรฒ che sono nella realtร  quotidiana: una donna che non si coniuga a compartimenti stagni, che ha un unico volto e unโ€™unica parola

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ย  Io sono figlia dโ€™arte e rappresento la terza generazione in famiglia di donne insegnanti, facendo seguito a mia nonna materna e poi a mia madre. Spero di essere stata e di continuare a essere una professionista che sa dosare bene in ciรฒ che fa mente e cuore amando il suo lavoro

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ย  Da ragazza ho avuto insegnanti severi ed esigenti e genitori che lo erano altrettanto. Ho, quindi, punti di riferimento importanti alle mie spalle cui guardare in tal senso. Lโ€™autorevolezza รจ un ingrediente necessario nel lavoro che faccio sempre, soprattutto per alunni della fascia dโ€™etร  con cui mi relaziono (10/11 anni fino ai 14) ma anche perchรฉ viviamo in tempi in cui un NO detto con ragionevolezza da un adulto nei confronti di un minore (spiegando, cioรจ, il perchรฉ di quella negazione e non imponendola tout court) sta diventando merce rara. I ragazzi hanno un bisogno innato, viscerale, di poter avere di fronte a sรฉ adulti che parlano e agiscono compiutamente: consapevoli, coerenti che chiedono loro di comportarsi con correttezza e a loro volta lo fanno con grande concretezza. Il male di questi tempi รจ nella superficialitร  con cui ci si lascia travolgere dal falso e ingannevole pensiero che un padre, una madre possano essere amici a 360ยฐ dei propri figli: non รจ cosรฌ, i ruoli vanno ben distinti e definiti e poi proposti a un figlio che deve averne comunque e sempre gran rispetto, anche quando gli pare di non essere dโ€™accordo con le scelte fatte da un genitore.

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ย  In tutti questi decenni di docenza nella scuola pubblica statale italiana ho conosciuto moltissimi genitori. In quelli con cui mi sono piรน trovata in sintonia ho ravvisato in primis il massimo rispetto per il mio ruolo (rispetto da me ampiamente contraccambiato nei loro confronti) e condivisione degli stessi valori e obiettivi di tipo esistenziale. Voglio parlare soprattutto di questi genitori che hanno reso il mio compito a scuola meno complesso e gravoso di quanto a oggi non venga richiesto a noi docenti, della loro capacitร  di aver afferrato che una qualsiasi mia sottolineatura fosse realmente finalizzata ad accendere una luce su un aspetto che in una situazione di quotidianitร  familiare puรฒ andare perso per mancanza di tempo, non voglio imputarla ad altro. Viviamo in una societร  perennemente in corsa in cui il rischio di lasciare qualcuno indietro, anche una persona a cui teniamo molto, รจ assai elevato. Il suggerimento (non il giudizio, chiariamolo) di un insegnante, se ascoltato e magari ponderato, puรฒ fare a volte la differenza

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ย  Malinconia e tristezza sono sentimenti che arricchiscono la sensibilitร  di tutti, anche di chi si ostina a negarli in pubblico. Pensare con un filo di malinconia o di tristezza รจ fisiologico; ben altra cosa lasciarsi trascinare dallโ€™una o dallโ€™altra a senso unico. Il ricordo e magari il rimpianto di qualcosa che non si รจ compiuto non possono bloccare la vita di un essere umano in un limbo infruttuoso: la vita va avanti. Per fortuna, aggiungerei

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ย  Cโ€™รจ stato un tempo in cui con la generosa ingenuitร  degli autori emergenti ho pensato di regalare indistintamente a chi reputavo potesse gradirli qualcuno dei miei libri (a oggi cinque pubblicazioni da solista ma tantissimi contributi ad antologie di prosa e poesia di autori vari). Adesso sono piรน meritocratica: se capisco che la persona con cui sto interagendo potrebbe apprezzarlo magari cedo anche allโ€™impulso di regalargli qualcosa di mio. Ci metto perรฒ piรน testa, come si suol dire. O forse piรน cuore, se guardiamo da una diversa prospettiva. Certamente pondero moltissimo se farlo o meno.

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ย  Le recensioni a pagamento vanno di pari passo con le pubblicazioni per cui si paga. La mia risposta รจ no a entrambe le cose, senza se e senza ma.

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ย  Da bambina da questa nonna materna, Signora di altri tempi e molto ma molto creativa. Per un sacco di tempo non ho piรน pensato al crochet. Lโ€™ho riscoperto qualche anno fa e devo dire che mi ha regalato conferme e certezze: una su tante, secondo me fondamentale, รจ quella di poter impiegare positivamente energie extra, magari filtrandole e trasformandole in qualcosa di bello e particolare. La giusta ricompensa alla fine di giornate che, magari, non sono andate cosรฌ bene come ci aspettavamo. Una sorta di meditazione che alla fine porta a frutti certi. E che fruttiโ€ฆ

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ย  Io non la metterei su questo piano. Se, cioรจ, Succo di melagrana, storie e racconti di vita quotidiana al femminile รจ prevalentemente narrazione di donne a un bivio in bilico tra passato e presente (come del resto il titolo recita con puntualitร ), La casa dal pergolato di glicine ma anche Romanzo Popolare e Come gigli di mare tra la sabbia sono opere che io definirei corali: si parte da vicissitudini al femminile ma cโ€™รจ anche tantissimo mondo al maschile. Ci sono personaggi che agiscono non su piani paralleli che non si incontrano mai ma in situazioni di vita vissuta estremamente โ€œdi sostanzaโ€, come si suol dire. Certo รจ che raccontare la Donna per me รจ sempre e comunque valore aggiunto in unโ€™epoca in cui questa per qualcuno รจ ancora associata allโ€™idea di oggetto da possedere e da cui non separarsi se non a sprezzo della sua vita. Una concezione deviata dellโ€™umanitร  a cui non si รจ ancora pensato in maniera efficace. Non cโ€™รจ giorno in cui le pagine di cronaca nera non riportano episodi di femminicidio. รˆ una cosa terribile a mio avviso: ti elimino perchรฉ tu non sei piรน copia conforme dellโ€™idea femminile che io mi sono fatto di te. Terribile e raccapricciante. Una mattanza continua che grida vendetta al cielo

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ย  Dopo gli anni dellโ€™adolescenza passati a scrivere come per il crochet ho sondato altri terreni per poi riapprodare alla scrittura (e a farlo in maniera palese, condividendo con terzi in web i miei pensieri in veste di blogger) dagli inizi del terzo millennio. Non avrei mai pensato di pubblicare; si immagini che dal ricevimento del primo contratto editoriale da solista (fine 2011) alla firma in calce allo stesso sono passati due mesi in cui mi sono ripetutamente chiesta se avessi realmente voglia di regalare un pezzo di me a perfetti sconosciuti.

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ย  Sono grata alla Puglia per avermi partorita e altrettanto grata allโ€™Abruzzo per avermi accolta stabilmente, ma i miei legami con la terra che a oggi mi ospita sono precedenti alla mia nascita. Nina, la nonna citata in precedenza piรน volte e protagonista di un mio piccolo contributo nellโ€™antologia โ€œRaccontami lโ€™Abruzzoโ€, volume 1, Tabula Fati, a cura di Rita La Rovere, era con suo marito e i suoi figli assidua frequentatrice della spiaggia di Francavilla al mare (CH) e ha continuato a farlo sino allo scoppio della II guerra mondiale per poi riprendere a frequentare spiagge come Pineto o Silvi Marina o luoghi di montagna come Scanno a conflitto mondiale concluso. Un poโ€™ di Abruzzo in me cโ€™รจ stato sempre, da prima che io nascessi. Alla Puglia devo forse la tenacia e la forza che mi ha accompagnata anche nei momenti meno felici; il fatto di non considerare nella mia vita nulla di scontato. Di rimettermi sempre in discussione, conservando anche nei periodi migliori la capacitร  di mantenermi con i piedi ben piantati per terra

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ย  Io amo definirmi solitaria ma non sola e quindi posso affermare che la solitudine non mi รจ mai appartenuta nรฉ mi appartiene. Sono di sicuro un โ€œcane scioltoโ€: non faccio parte di gruppi di scrittura e/o lettura. Non ho una tessera di partito. Non frequento comitive ร  la page. Cโ€™รจ stato un tempo in cui forse mostravo un poโ€™ di piรน della mia vita pubblica fino a quando non ho capito che fondamentalmente agli altri interessa poco di ciรฒ che faccio. Per โ€œaltriโ€ intendo i conoscenti, non gli amici veri, pochi ma buoni, con cui mi piace condividere il mio tempo extra. Non necessariamente dandone di continuo testimonianza su una pagina social

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ย  Un uomo e una donna non possono vivere senza Amore con la A maiuscola. Possono, al contrario, fare a meno benissimo di sentimenti amorosi fatti di reciproca convenienza, poca o nulla trasparenza, mancanza di rispetto. Comโ€™era quellโ€™adagio popolare? Meglio soli che male accompagnati. Sentirsi soli al fianco di qualcuno รจ la cosa peggiore che possa accaderci.

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ย  Una cosa bella e importante di cui al momento per scaramanzia ma anche per regole contrattuali non posso dare notizia. E quindi chi ha il piacere di seguirmi puรฒ pensare che Lucia Guida continuerร  a narrare storie

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ย  Perchรฉ il sorriso รจ meritocratico: si regala a chi se lo merita, Antonioโ€ฆ Farlo su una pagina social di continuo e per posa per me ha poca importanza. Sbaglia chi pensa a torto che io sia una musona

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ย  Il mio primo viaggio a Lisbona, una cittร  dal fascino sottile, discreto. Forse per qualcuno un poโ€™ malinconica, ma di una malinconia potente, quella di fasti appartenenti al suo passato di cittร  a capo di un impero coloniale. Ci tornerei o ci andrei addirittura a vivere, potendo

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ย  Io credo che Arethusa vada bene cosรฌ come รจ stata concepita dai suoi ideatori: uno sguardo rapido ma ampio a opere di varia consistenza e natura che la compongono. Una vetrina essenziale ma completa che deve invitare il lettore ad approfondire la conoscenza di chi lโ€™ha scelta per proporsi

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ย  Ai miei figli, Roberta ed Emanuele, che nati in Abruzzo ora vivono da expat allโ€™estero nella Svizzera tedesca dove hanno portato (lo dico immodestamente e in maniera compiaciutissima da madre!) la nostra italianitร  migliore unita a competenza, bravura e determinazione personale.ย A lei, Antonio, grazie per questโ€™intervista bella e stimolante.

L’intervista originale รจ quiย 

foto estiva Lucy
i miei libri

Madri per sempre

Si diventa madri poco a poco e la progettualitร  che ha spinto ogni donna a sceglierlo รจ solo il primo, infinitesimale passo di un percorso che non le abbandonerร  mai. E che durerร  per una vita intera.

In questo estratto Marina Federici, protagonista del mio romanzo “La casa dal pergolato di glicine”, Nulla Die, (2013) si abbandona ad alcune riflessioni davanti a un dipinto antico raffigurante una maternitร  nella Chiesa Madre di Todi. Pensando a se stessa per la prima volta come madre e accettando di esserlo per sempre, nel bene e nel male.
Buona lettura a tutti

Lucia

‘Marina contemplรฒ assorta quel volto estatico di Madonna con Bambino nel frammento di affresco che, a beneficio dei numerosi visitatori e abitanti del luogo, aveva sfidato secoli e secoli prima di toccare anche il suo cuore. La salita alla Chiesa Madre era stata faticosa, affrontata gradino dopo gradino, pian piano, in quel primo mattino di agosto in cui pochi erano ancora i turisti ad affollare la piazza sottostante. Sua madre avrebbe desiderato accompagnarla, ma lei non aveva voluto. Essere circondata dallโ€™amore dei propri cari era una cosa impagabile, ma lโ€™intento principale con cui lei si era recata a visitarli era quello di fare un poโ€™ di luce in se stessa. Decidere di riscoprire le bellezze di quella cittadina medioevale, incantevole e intrisa del suo vissuto infantile

e adolescenziale, poteva essere unโ€™ottima scusa per ritagliarsi qualche frammento di autonomia che potesse sfuggire alla seppur affettuosa ma eccessiva sollecitudine dei suoi genitori.

Aveva deciso di tenere il bambino.

Quel miracolo piovuto dal cielo in un frangente cosรฌ complicato era un chiaro invito a guardare con attitudine positiva alla vita, dandole senso e concretezza, vivificandola di nuova linfa vitale. Sua madre, con lโ€™intuito di tutte le madri del mondo, aveva giร  preso a sospettare qualcosa, notando il suo scarso appetito al risveglio e la sua insolita propensione a prendersi piccole pause di riposo nellโ€™arco della giornata da cui attingere energie extra per arrivare, senza eccessiva fatica, alle prime ore della sera, quelle in cui non sempre riusciva a dare il meglio di sรฉ. Nella tranquilla routine di suo padre, eternamente confinato nel suo studio, il suo arrivo aveva apparentemente fatto poca breccia. Lui era certamente contento di rivederla e il suo abbraccio rude gliene aveva data conferma, ma le sue esternazioni si fermavano lรฌ e dopo una decorosa parentesi di convenevoli condivisi con sua moglie era tornato alle sue occupazioni di studioso di storia antica, lasciando che fossero gli altri a fare gli onori di casa.

Seduta allโ€™estremitร  di un banco lucidissimo di legno Marina rivolse nuovamente lo sguardo a quellโ€™immagine sacra femminile di altri tempi, notando con stupore come questa si limitasse a sorreggere in braccio il suo pargolo rivolgendosi a lui con unโ€™amorevolezza che le parve quasi empatica. Sembrava quasi presagire il carico di sofferenza umana che lโ€™avrebbe condotto via da sรฉ, facendole assaporare soltanto per pochissimo le gioie della maternitร . La Madonna e un Cristo minuscolo, in erba; una donna e un bambino come tanti senza un padre accanto; era la giusta dimensione, esclusiva e incondizionata, tra una madre e un figlio. Si toccรฒ il ventre, cercando di stabilire un contatto con la creatura che vi era custodita. Le chiese scusa per la confusione che sentiva dentro di sรฉ e, nello stesso tempo, la rassicurรฒ sulla sua piena volontร  di fare presto chiarezza. A un figlio, sia pure in nuce, tutto ciรฒ era dovuto, si disse, augurandosi di trasmettergli quella serenitร  necessaria per potergli far decidere di restare con lei sino alla nascita, nel calore confortevole del suo grembo. Con gioia assurda sentรฌ un moto dโ€™affetto incredibile per il suo bambino e un coinvolgimento insperato per tutto ciรฒ che lui, con il suo arrivo, avrebbe rappresentato per entrambi.’ ย *

*in Lucia Guida, (2013),ย La casa dal pergolato di glicine, Piazza Armerina (EN), Nulla Die

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“La Speranza”, Gustav Klimt

Appuntidiviaggio

Eโ€™ un autunno iniziato con morbidezza, portando in dono giornate insolitamente miti, quasi a scusarsi della pioggia e del cattivo tempo che inevitabilmente sarebbero arrivati con la stessa prevedibilitร  dei momenti a volte belli a volte meno, che costellano la nostra esistenza. A me la nuova stagione ha portato una bella soddisfazione scrittoria, il secondo posto al Premio Lupo, premio nazionale pugliese, piccolo ma ben consolidato, di grande qualitร ย  e rigorositร  attraverso il mio racconto inedito โ€œIn un campo dโ€™orzo e di papaveriโ€ da voi giร  letto nel precedente post e premiato domenica 19 ottobre 2014 a Roseto Valfortore (FG).

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Pergamena d’onore con la motivazione della giuria

Una Firenze meravigliosa dal fascino riservato mi ha accolta per conferirmi il premio speciale della giuria per la sezione B, scrittura al femminile, del III Concorso Nazionale โ€œCittร  di paroleโ€ organizzato da โ€œLa Cittร  di Murex, Laboratorio Arte e Scrittura di Firenzeโ€ grazie a โ€œUn mercoledรฌ perfettoโ€, racconto edito nel 2012 e parte di una raccolta di racconti โ€œIl cuore delle donneโ€, a voi giร  presentato anche attraverso le pagine di questo blog.

Condividere con voi le cose che scrivo per me รจ un piacere; a me piace la scrittura schietta, pulita, trasparente. Quella che si mostra senza tema di alcun genere, con la voglia e lโ€™entusiasmo di incontrare la sensibilitร  di un lettore attento, poco avvezzo a rimanere in superficie e mai alla ricerca di facili emozioni.

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in foto Lucia con lo scrittore ย Piero Malagoli in un momento della Premiazione di “Cittร  di Parole”

Un Novembre ballerino fatto di pioggia e nebbia ma anche di sorprendenti giornate di sole ha fatto da cornice alla mia partecipazione di autrice L.O.C. ( Letterature di Origine Controllata ) giovedรฌ 6 novembre 2014 ย alla dodicesima edizione del FLA 2014, Festival delle Letterature dellโ€™Adriatico, con la presentazione del mio โ€œPergolatoโ€, La casa dal pergolato di glicine, introdotto con sapiente sensibilitร  da Arianna Di Tomasso, ideatrice e organizzatrice di Settimo Senso, Festival del Cinema e dellโ€™Aurum, eccellenza culturale abruzzese che lโ€™anno prossimo debutterร  allโ€™Expo ย Milano 2015.

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Nella foto in alto i miei ferri del mestiere del FLA: programma, pass autori e “Pergolato” alla mano; in basso Lucia e Arianna parlano della storia di Marina Federici sedute sulla pedana della Sala Arancio del Circolo Aternino di Pescara, foto di Guerino Di Francesco

A questo punto vorrete sapere cosa farรฒ da grande. La risposta รจ che al momento non lo so.

Mi piacerebbe continuare a scrivere, intessendo trame forti e robuste su canovacci grezzi per poi provare a ingentilirli con ricami incisivi ma ย delicati. Staremo a vedere. A ogni modo sappiate che mi รจ piaciuto condividere con voi, oggi, questi pensieri sparsi, piccoli appunti di viaggio. Piccole e grandi conferme ricevute che mi hanno fatta riflettere in silenzio sul senso di molte cose, scrittorie e non.

Un abbraccio e un grazie di cuore per avermi seguita sino ad ora con pazienza. ย Ce ne vuole tantissima con gli autori emergenti come me, patiti dello slow writing: di quella scrittura portata avanti pian piano, senza fretta, ponderata, che, tuttavia, non tradisce mai.

A presto

Lucia

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Alla fine del 2013

Eโ€™ un dicembre dolce e pacato questโ€™ultima finestra sul 2013.

Chiude un anno variegato e bizzarro, in cui ho potuto fare il punto di tante situazioni, professionali ed extraprofessionali. Tanta consapevolezza in piรน ma anche tanta gratitudine verso i molti eventi che lo hanno caratterizzato in positivo.

Per la scrittura, coltivata ancora come hobby accanto al mio lavoro full time di docente, dicembre mi ha portato belle novitร  e piccole ma importanti gratificazioni.

Ho partecipato per la seconda volta alla XII edizione di Piรน Libri Piรน Liberi, fiera della piccola e media editoria romana, contribuendo alla tavola rotonda โ€œAmori e tradimenti. Quante letture?โ€ organizzata da Nulla Die, la mia casa editrice. Per me e per le personagge dei miei scritti un vero e proprio invito a nozze.

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Il mio racconto โ€œDestiniโ€ si รจ classificato al III posto al Premio Letterario โ€œLe streghe di Montecchioโ€ 2013; verrร  pubblicato assieme agli altri due testi vincitori nel 2014 da Fefรจ Editore ย e presentato nella cornice suggestiva di un evento patrocinatoย dal Comune e dalla Provincia di Viterbo. ย  ย  ย  ย  ย A โ€œDestiniโ€ sono molto legata: รจ la mia unica prova a oggi esistente di racconto lungoย ย (superiore alle 30.000 battute ) e una vera e propria chicca per una come me, scrittoriamente stringata ย fino allโ€™osso.

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Con alcuni amici virtuali scrittori cโ€™รจ un progetto bellissimoย , un’antologia di racconti incentrata sul ricordo di un giocattolo della nostra infanzia che mi ha coinvolta sin dallโ€™inizio. Un piacevolissimo intermezzo scrittorio per ricordare ( e ricordarci! ) che c’รจ sempre posto per “odore e sapore di bimbo” nel nostro cuore. L’antologia รจ curata da Federica Gnomo Twins, ย scrittrice e blogger assai versatile. Lโ€™immagine che posto qui di seguito รจ molto evocativa. Se faremo in tempo, sotto lโ€™albero di molti, quest’anno, ci saranno piacevoli novitร .

I giocattoli raccontano

Venerdรฌ 13 dicembre, giorno per me speciale da una vita perchรฉ giorno del mio onomastico, presenterรฒ per lโ€™ultima volta in questo 2013 il mio bel โ€œPergolatoโ€ presso l’Emporio Primo Vere di Pescara. Se siete in zona siete i benvenuti!

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ย Per il resto noi non mettiamo limiti alla provvidenza …

Un caro saluto a tutti e a rileggerci presto, magari con uno dei miei racconti brevi

Presenting “La casa dal pergolato di glicine”, my first novel

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Beach Hotel Punta de l’Est, 22nd August 2013, Francavilla al Mare (CH)

Nella foto Antonio Corradi, voce narrante, Catia Napoleone e Lucia Guida

( photo by Roberta Di Nicola)

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Festival Artistico-Letterario “Incatรฉnati all’arte”, 24th August 2013, Auditorium Comunale, Catignano (PE)

Nella foto Chiara Cesarone, Lucia Guida e Alessio Masciulli

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VI Festival Internazionale della Letteratura-Saggistica-Filosofia-Arte al Femminile “Alchimie e Linguaggi di Donne”ย 21st September 2013, Museo Eroli, Narni (TR)ย 

Nella foto Esther Basile, Clara Schiavoni e Lucia Guida

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Feltrinelli Bookshop, Pescara 31st October 2013

Arianna Di Tomasso and Lucia Guida introducing “La casa dal pergolato di glicine”

 

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“Piรน Libri Piรน Liberi 2013” Bookfair, Rome, 8th December 2013

 

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โ€ Primo Vere โ€ Fair Trade Emporium in Pescara,ย  Italy, 13th December 2013

Rita Pelusi and Lucia Guida talking about “La casa dal pergolato di glicine”

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“Shakespeare & Co.” Bookshop in Rome, 23rd May 2014

Maurizio Milazzo presenting the novel “La casa dal pergolato di glicine” by Lucia Guida

“Weekend d’Arte 2014”, Montorio al Vomano (TE), Italy, 29th June 2014

Presenting my novel with Cinzia Maria Rossi

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I Festival “Bevi ad Arte”, Poggiofiorito (Ch), Italy, 29th August 2014

Presenting my novel with Stefano Carnicelli, writer, and Dante Quaglietta, poet

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ย FLA 2014 – XII Edizione del Festival delle letterature dell’Adriatico, Pescara, 6th November 2014


Presenting my book with Arianna Di Tomasso, Premio Aurum and Settimo Senso International Film Festival Art Director and Creator

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“Il salotto di Odilla”, ย Justen Club, Pescara 15th February 2015

With Lucio Vitullo, poet, and Stefano Carnicelli, novelist

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“Domenica con gli autori” at Caffรจ Letterario, Pescara, 29th November 2015
With Ilaria Grasso and Cinzia Rossi

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“Buone Feste con i libri”ย Gran Caffรจ Cigno, Chieti Scalo, 21st December 2016 – Lucia presenting herself

รˆ un viaggio per viandanti pazienti, un libro.

Alessandro Baricco

“All’ombra del Pergolato” – intervista a cura di INFOGESTIONE per “I Caffรจ Culturali”

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Nel mese di luglio 2013, grazie a una dritta di Cristina Lattaro, scrittrice versatile e ottima compagna di scuderia per un pezzetto del mio cammino editoriale, ย ho avuto la possibilitร  di partecipare a unโ€™esperienza davvero interessante: lโ€™elaborazione di unโ€™intervista online โ€œa puntateโ€ per conto de โ€œI Caffรจ Culturaliโ€ , sito di INFOGESTIONE โ€œdedicato alle parole e ad ogni loro espressioneโ€. Questa conversazione a piรน voci รจ terminata ieri, 3 settembre 2013. Seduta comodamente a uno dei โ€œtavolini riservatiโ€ agli autori che, come me, hanno voluto aderire a questโ€™iniziativa stimolante, ho avuto la possibilitร  di parlare dei miei trascorsi personali e professionali, delle mie idee sulla scrittura, di letteratura e cultura, questโ€™ultima intesa nella sua accezione piรน ampia, grazie alla competenza attenta di Gian Stefano Mandrino, Oriana Deiulio e Fabio Lauri.

Ve la propongo qui di seguito senza soluzione di continuitร , aspettando i vostri commenti di contrappunto alle mie risposte e ringraziandovi sin da ora per la vostra pazienza e disponibilitร 

ALL’OMBRA DEL PERGOLATO

L’intervista all’ospite
I Caffรจ Culturali: “Chi รจ Lucia Guida?”.
Lucia Guida: “Gran bella domanda. Lucia Guida, classe 1965, segno zodiacale Acquario ascendente Gemelli, รจ unโ€™apprendista affabulatrice in continua crescita. Ha iniziato a scrivere quando era una scolara delle elementari, continuando a farlo per buona parte della sua adolescenza. Poi si รจ dedicata ad altro, laureandosi nel marzo 1987 in Lingue e Letterature Straniere con una tesi di letteratura inglese su due romanzi di Thomas Hardy,ย Tess of the dโ€™Ubervillesย eย The Return of the Native. Erano anni in cui non cโ€™era corso monografico di letteratura in cui non si accennasse a buone pratiche come quella dellโ€™analisi testuale. Ha, poi, per un anno insegnato allโ€™estero italiano e allโ€™etร  di 23 anni รจ diventata docente a tempo indeterminato della scuola statale italiana, continuando a studiare. Lโ€™ultimo corso di perfezionamento inย Cultura, Diritto, Economia e Politica della Comunitร  Europeaย lโ€™ha frequentato nellโ€™a.a. 1993/94 presso la facoltร  di Economia e Commercio di Pescara concludendolo prima di partorire sua figlia Roberta. Una lunga parentesi dedicata alla famiglia e ai figli. Nel 2006 ha partecipato a esperienze diย lifelong learningย per insegnanti di Lingua Straniera presso lโ€™Universitร  di Limerick, in Irlanda, partecipando a un progetto Comenius ed รจ risultata intestataria di una borsa di studio messa a disposizione dal Consiglio dโ€™Europa per docenti dei paesi membri nel 2007. Nel medesimo anno si รจ nuovamente avvicinata alla scrittura aprendo il suo primo blog; nel 2008 si รจ cimentata con discreto successo in concorsi letterari nazionali e internazionali, pubblicando racconti brevi per diverse case editrici in volumi di autori vari. Nel settembre 2011 ha deciso di tentare daย solistaย la strada della pubblicazione, realizzando con la Nulla Die di Piazza Armerina (EN), casa editrice non a pagamento, la silloge di raccontiย Succo di melagranaย incentrata su storie di donne in bilico tra passato e presente. Figure femminili di riferimento che potremmo definireย della porta accanto: lโ€™universo femminile รจ cosรฌ variegato che non si ha davvero necessitร  di andare troppo lontano per parlarne diffusamente. Nel luglio 2013 รจ, infine, stato dato alle stampe il suo primo romanzoย La casa dal pergolato di glicine: una nuova storia al femminile per parlare di donne ma anche di uomini, di amicizia, di amore, di tematiche attuali come quella dellโ€™Alzheimer e di molto altro ancora”.
I Caffรจ Culturali: “Perchรฉ Lucia Guida scrive?”.
Lucia Guida: “Allโ€™inizio confesso di averlo fatto perย scopo terapeutico: scrivere nero su bianco su un foglio cartaceo o virtuale mi ha aiutata a mettere a fuoco molti dei miei pensieri e talvolta a riequilibrarli. Ho continuato a farlo perchรฉ i feedback sul mio primo blog, aperto nella community diย liberoย per provare a vedereย come buttavaย in quell’ambiente, erano piรน che accettabili: condividere sensazioni ed emozioni con i miei amici blogger mi gratificava tantissimo. Una grossa spinta in tal senso me lโ€™hanno data anche i concorsi letterari nazionali e internazionali cui ho partecipato a partire dal 2008, dopo aver acquisito una maggiore disinvoltura scrittoria. Dopo il primo riscontro positivo ottenuto dallโ€™essere rientrata in finale di un premio bandito dalla biblioteca di Capoterra (Cagliari), ho deciso di continuare a mettermi alla prova. Lโ€™ho fatto con sistematicitร  fino al 2011. In Italia si bandiscono tantissimi premi letterari, molti di pregio e altri di valore discutibile. Con un minimo di attenzione e di buonsenso si puรฒ riuscire a ricavare da quelli migliori, certamente non orientati al profitto di chi li organizza, spunti apprezzabili a migliorare e a tirar fuori ciรฒ che si vuol condividere con gli altri. La parola รจ un potentissimo mezzo di comunicazione e premia sempre chi la utilizza con discrezione, senza snaturarne il senso. Alla filosofia olistica, che sento di abbracciare per molti versi devo, inoltre, lโ€™idea che la parola, proprio in virtรน della forte potenzialitร  evocativa che esprime, si riesca a concretizzare in azione pratica concreta. Un invito chiaro e forte a non abusarne, mai. Unโ€™ultima considerazione, non meno importante, e in questo mi sento molto prof: la parolaย educa, che ci piaccia o no. Quindi attenzione ai messaggi che vogliamo dare scrivendo. Lโ€™arte giustifica le nostre scelte valoriali fino a un certo punto. Non si puรฒ correre il rischio di sbagliare in tal senso”.
I Caffรจ Culturali: “Cosa rappresentano gliย altriย per Lucia Guida ed in particolare per una scrittrice?”.
Lucia Guida: “Certamente potenziale umano. Da trattare con cura ma anche da osservare attentamente, in unโ€™ottica possibilmente empatica. Come scrittrice e come essere umano. A volte mi capita di fare ciรฒ in modo maggiormente distaccato e avviene che io prenda spunto, nelle mie storie, dalle persone che ho incontrato nel corso della mia vita. Da buona narratrice onnisciente cerco sempre di descriverle evitando di esprimere giudizi, per portare il lettore a farsi del personaggio unโ€™idea propria, personale. Se accade che io mi affezioni a qualcuna delle mie creature scrittorie (e puรฒ succedere, le emozioni non si comandano sempre a bacchetta, neanche quando sono frutto di un processo di pensiero, creativo!) cerco di non farlo trasparire. Dagli altri, infine, si impara sempre e comunque qualcosa, anche da quelli che ci hanno fatto soffrire. Quanto meno a non ricadere negli stessi errori. Con un briciolo di consapevolezza si utilizzano le scelte di vita meno felici per andare avanti con maggior consapevolezza nel nostro percorso di crescita, cercando di tenere sempre bene a mente che, come qualcuno ha giร  detto, non esistono scelte sbagliate ma scelte funzionali a quel determinato momento. Una sorta di resilienza esistenziale, se cosรฌ si puรฒ dire”.
I Caffรจ Culturali: “Cosa scrive Lucia Guida?”.
Lucia Guida: “Sono nata come autrice di racconti brevi e la mia preferenza va tutta a questo genere ingiustamente ritenuto ancora da molti minore. In realtร , almeno per quanto mi riguarda, cโ€™รจ una sottile soddisfazione a creare in un arco narrativo temporale e scrittorio cosรฌ breve una storia che abbia un inizio, uno svolgimento e un termine con coerenza e coesione testuali. E sempre a proposito del racconto breve, ho ancora alcune mail conservate in memoria di case editrici che, pur lodando il mio stile narrativo, mi esortavano a cimentarmi in qualcosa di piรน corposo: un romanzo, ad esempio. Vedere sei delle mie storie pubblicate da Nulla Die nella sillogeย Succo di melagranaย รจ stata una piacevole sorpresa, riconciliandomi con unโ€™editoria percepita per certi versi comeย matrignaย e poco attenta ai bisogni/ interessi degli autori esordienti.
Nei primi mesi del 2012 ho iniziato a scrivere il mio primo romanzo,ย La casa dal pergolato di glicine, terminato a ottobre dellโ€™anno passato. Eโ€™ stata una fatica enorme, forse anche in virtรน di ciรฒ che vi ho giร  raccontato: la mia attitudine di vedere in poco tempo realizzate le mie fatiche. La scrittura per me รจ ancora un piacevole passatempo accanto a impegni lavorativi e familiari sostanziosi. Non avere talvolta il tempo di dedicarmiciย mollando tutto il restoย รจ davvero desolante. Alla fine ce lโ€™ho fatta ed รจ natoย Pergolato.
Al centro di molte delle mie narrazioni cโ€™รจ il mondo interiore femminile con le sue mille sfaccettature ma ho scritto anche di altro: ad esempio il mio raccontoย La Cumparsita, presentato al Modena Buk Festival 2013 in una raccolta di autori vari per il Violino, รจ la storia dellโ€™ultimo giorno di vita di Mario, pensionato. Il mio battesimo scrittorio, avvenuto nel dicembre 2008, era, invece, incentrato sulla storia di Valerio, un bimbo di sei anni, e del suo primo giorno di scuola e si intitolavaย Il volo dellโ€™aquilone. A me piace partire dalle piccole cose anche routinarie: un oggetto, unโ€™idea peregrina, il ricordo di un particolare di qualcosa che qualcuno mi ha a suo tempo narrato e poi ricamarci attorno una storia. Trovo sia grandioso ed estremamente gratificante trasformare la realtร  in qualcosa di unico, di nuovo, pur restando sempre e comunque ancorati a essa”.
I Caffรจ Culturali: “Come sono state accolte dal pubblico le sue opere?”.
Lucia Guida: “Dei racconti brevi pubblicati in collane di autori vari non saprei dire; in queste circostanteย fare gruppoย aiuta certamente a raggiungere un buon risultato e nella diffusione e nelle vendite. La mia prima raccoltaย Succo di melagranaย รจ andata in ristampa dopo due mesi, un risultato niente male per unโ€™autrice esordiente/emergente come me. Sono soddisfatta anche delle recensioni ottenute dagliย addetti ai lavori, complessivamente piรน che positive. Per il resto mi emoziona sapere che il mioย libricinoย (ย Succoย conta 65 pagine, ringraziamenti e indice inclusi ) sia riuscito a toccare il cuore delle persone che lโ€™hanno letto e mi auguro di cuore che perย Pergolatoย possa ripetersi la stessa magia”.
I Caffรจ Culturali: “Cos’รจ ilย successoย per un’autrice? Quanto รจ importante il pubblico per una scrittrice?”.
Lucia Guida: “Per come la vedo ioย successoย รจ vedere bene accolte le tue produzioni dai tuoi lettori: da quelle persone, cioรจ, che hanno deciso di camminarti accanto nel processo di affabulazione da te iniziato; oppure passare la selezione di un concorso letterario, piccolo o grande che sia, perchรฉ evidentemente il messaggio che volevi trasmettere attraverso il tuo lavoro รจ arrivato al destinatario. Eโ€™ comunque continuare a mettersi in discussione e ad aggiornarsi, leggendo le opere di scrittori contemporanei noti e meno noti senza pregiudizi o atti di snobismo di sorta. Tutto serve a imparare qualcosa, anche il romanzo scritto in maniera forse un poโ€™ troppo rapida, con sovrabbondanza diย dย eufoniche e scelte sintattiche e lessicali che non faresti mai. La scrittura รจ certamente un atto tecnico, di padronanza linguistica e stilistica, ma รจ anche un atto di cuore e, forse, talvolta diย pancia.
Se รจ importante il pubblico per uno scrittore? Certo che lo รจ; la prima immagine che mi viene in mente รจ la gratificazione che mi dava, ai tempi del mio primo blog, leggere il feedback dei miei followers dato dai commenti a fine post. Nella scritturaย seriaย il meccanismo รจ fondamentalmente lo stesso. Continui a scrivere anche perchรฉ chi ti ha apprezzato ti ha fornito rinforzo necessario per farlo ancora. Con un occhio di riguardo maggiore, man mano che passa il tempo, per il tuo pubblico: non credo ci sia nulla di piรน triste della delusione di un lettore che su di te ha puntato per vedere espresse e rinnovate le sue emozioni piรน significative e che si รจ visto tradito nelle sue aspettative”.
I Caffรจ Culturali: “Come avviene il suo atto creativo? Come pensa i lettori, se a questi volge il pensiero, durante la composizione delle sue opere?”.
Lucia Guida: “Volendo e potendo scegliere mi piace scrivere in assoluto silenzio nelle prime ore del mattino: mi sembra in tal modo di rendere al meglio. La scrittura per me รจ consapevolezza espressa concretamente, farlo in condizioni che reputo ottimali agevola di molto il processo scrittorio ed รจ un piccolo lusso che mi concedo, diversamente da molte altre cose del mio quotidiano personale e professionale, spesso da me portate avanti in contemporanea e nelle condizioni piรน disparate per carenza di tempo. Quando mi capita di scrivere qualcosa lo faccio dโ€™emblรฉe pensando in primis alla mia esigenza di comunicare il mio messaggio in modo immediato. Il lavoro di labor limae, successivo allโ€™atto creativo, invece, tiene in considerazione maggiore il potenziale lettore oltre a conferire valore aggiunto al testo stesso; di sovente noi autori abbiamo la pessima abitudine di dare per scontate troppe cose, credendo che il pubblico possa arrivare alle nostre stesse conclusioni procedendo con noi di pari passo sin dallโ€™inizio. Non รจ cosรฌ. I percorsi di pensiero di un prosatore non sono sempre lineari: un buon editing dovrebbe tenerne certamente conto. Per come la vedo io, tuttavia, lโ€™editing dovrebbe poter portar fuori il meglio di un autore senza snaturarne lo stile, in una sinergia in cui non ci siano nรฉ vinti nรฉ vincitori, ma entrambe le figure di autore e di editor siano collocate su un piano di assoluta paritร , nel rispetto reciproco delle competenze di entrambi”.
I Caffรจ Culturali: “Qual รจ il suo rapporto con il mercato editoriale e con la dimensione economica dell’attivitร  compositiva?”.
Lucia Guida: “Essendo pubblicata da una piccola casa editrice indipendente free non puรฒ che essere attento allโ€™utenza, ai suoi umori e al dato concreto delle tante pubblicazioni presenti attualmente sul mercato editoriale. Ciรฒ, tuttavia, non significa affatto negare la mia idea di scrittura impelagandomi a torto o a ragione in progetti editoriali che non sento affatto. Scrivereย su commissioneย puรฒ anche essere ma non puรฒ diventare la costante per un autore, almeno questa รจ la mia opinione. Un conto รจ partecipare a unโ€™antologia di autori vari concentrandosi su un tema unico, un altro, invece, dedicarsi a tematiche che non sono nelle tue corde. Ammiro quegli autori che con estrema versatilitร  spaziano da un genere allโ€™altro, abbracciando filoni al momento considerati trendy e certamente bene accetti al pubblico dei lettori. Anche se poi mi chiedo come si possa tradire il patto narrativo stipulato con questi ultimi. Un lettore continua a leggerti anche perchรฉ nel momento dellโ€™imprinting gli sei piaciuto. Cambiare disinvoltamente dโ€™abito indossando un bel vestito certamente alla moda non significa tuttavia essere bene abbigliati. Ciรฒ che sta bene a me puรฒ non star bene a te e viceversa. In questo sono molto tradizionalista e, forse, estremamente rigorosa. Lo dico con estrema semplicitร  e senza tema di peccare di pedanteria”.
I Caffรจ Culturali: “In precedenza ha asserito che laย parola educa: lo scrittore e la letteratura hanno un ruolo sociale?”.
Lucia Guida: “Io credo di sรฌ. Per come la vedo io hanno la precisa responsabilitร  di educare al bello e al buono, che a loro piaccia o no. La cultura (e nello specifico la letteratura) รจ una delle tante agenzie sociali educative oggi molto piรน che ieri, grazie anche alla straordinaria opera di globalizzazione costantemente in atto. Al di lร  dei limiti di una cultura massificata e stratificata non possiamo non riconoscere la grande potenzialitร  dei mezzi di comunicazione di massa, in particolare di internet. E a questo punto, se mi รจ consentito, vorrei spezzare una lancia nei confronti della lettura. Si dice che nel nostro Paese si legga pochissimo con percentuali al di sotto del 50% e con un numero di titoli pro capite statisticamente basso. In questo vedo una precisa responsabilitร  da parte della famiglia di origine e, certamente, anche della scuola anche se in subordine: per esperienza diretta so che il docente piรน illuminato puรฒ fare davvero poco a fronte di un nucleo familiare in cui non cโ€™รจ nemmeno lโ€™abitudine di acquistare un quotidiano o una rivista. Un bambino abituato a leggere รจ certamente figlio di genitori lettori. Anche in questโ€™ambito le buone pratiche valgono piรน di mille sermoni. Poi cโ€™รจ il problema delย cosa leggere, niente affatto secondario: la mia impressione daย neo addetta ai lavori, entrata in punta di piedi nel settore editoriale, รจ che spesso si sottovalutino i gusti del pubblico, proponendo pubblicazioni estremamenteย free: di puro intrattenimento, cosa che se presa a se stante non sarebbe del tutto negativa, se, tuttavia, ad essa non si affiancasse talvolta una confezione poco curata, con riferimento ad aspetti tecnici come quelli linguistici. Accanto, quindi, al ruolo sociale assunto dallโ€™autore e da ciรฒ che scrive io pretenderei maggior consapevolezza anche da parte delle case editrici, con un occhio piรน attento alla qualitร  dellโ€™opera oltre che alle leggi di mercato. Auspicando che questa mia idea non resti mera utopia ma porti a una maggior riflessione in tal senso da parte di tutti: autore, pubblico dei lettori, casa editrice, ugualmente partecipi del processo di affabulazione in atto”.
I Caffรจ Culturali: “Come educatrice, insegnante ed autrice cosa suggerirebbe al sistema scolastico/educativo, per invogliare gli studenti alla lettura?”.
Lucia Guida: “Tutto ciรฒ che a tal proposito sia lecito, a cominciare dal proporre libri da leggere in cartaceo ma anche in ebook; la tecnologia รจ una delle caratteristiche preponderanti della nostra epoca, perchรฉ non servirsene per una giusta causa? Invitare di sicuro i ragazzi a leggere i grandi classici del passato per indirizzarli a farsi le ossa, cosรฌ come i nostri insegnanti facevano con noi. Senza, tuttavia, mettere limiti alla provvidenza: qualsiasi genere letterario possa avvicinare alla lettura รจ ben accetto. Poi io sono convinta che si cresca e si impari a sperimentare anche in questโ€™ambito: ciรฒ che, magari, a vent’anni non ci piaceva potrebbe essere diventato oggi per noi pane quotidiano e viceversa. Ho giร  parlato, infine, della necessitร  di operare in sinergia con le famiglie di origine dei nostri studenti, stimolandole a proporre e coltivare anche in famiglia buone abitudini di lettura. Magari regalando un bel libro invece dell’ennesimo cellulare di ultimissima generazione. Non omologarsi in tal senso potrebbe produrre risultati sorprendenti in termini di creativitร  e duttilitร  di pensiero dei nostri figli. Provare per credere”.
I Caffรจ Culturali: “A proposito di figli e di avvenire: quale futuro per Lucia Guida, autrice?”.
Lucia Guida: “Un futuro molto lineare. Al momento la scrittura per me rappresenta una grande passione coltivata nel tempo libero accanto alla docenza in un istituto secondario statale e a impegni familiari di tutto rispetto. Lo dico con estrema semplicitร  e consapevolezza, pensando con un pizzico di invidia e ammirazione a coloro che, invece, hanno la fortuna di dedicarvisi conย sacro furoreย a tutto tondo, conquistandosi giustamente il titolo di scrittori. La cosa, tuttavia, positiva di coltivare come interesse alternativo la scrittura รจ, a mio avviso, la possibilitร  di rimanere con i piedi ben piantati per terra senza perdere mai il contatto con la realtร  che ci circonda. Una prerogativa a mio giudizio importante, una specie di valore aggiunto necessario per crescere scrittoriamente e non solo. Quanto ai progetti a lunga scadenza, la vita mi ha insegnato a non farne troppi; a oggi confesso che non so con estrema chiarezza dove questa miaย passioneย mi condurrร  in futuro. Nellโ€™immediato ho unโ€™idea di scrittura ambiziosa, momentaneamente messa da parte per portare avanti la promozione del mio primo romanzoย La casa dal pergolato di glicini, edizioni Nulla Die, a fine settembre presentato anche a Narni (TR) nellโ€™ambito del Festival Internazionaleย Alchimie e linguaggi di Donne, I Saperi tra Teoria e Narrazioneย a cura della dott. Esther Basile dellโ€™Istituto Filosofico di Napoli. Ho, poi, in cantiere da tempo, un divertissement in cui ho cercato di coniugare poesia e prosa che mi piacerebbe vedere un giorno alle stampe. La partecipazione, infine, con racconti brevi ad antologie di autori vari. E poi si vedrร , alla provvidenza intesa come utilizzo creativo delle energie che ciascuno di noi, me compresa, possiede ho oramai imparato aย non porre mai limiti โ€ฆ”.

Il mio “Tavolino Riservato”, profilo e intervista compresi, รจ consultabile qui, in versione integrale

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RLTV 677 presenta “La casa dal pergolato di glicine” di Lucia Guida, edizioni Nulla Die

โ€œPomeriggio 2.0โ€ณ รจ una trasmissione in streaming di RLTV, emittente reatina, in cui Cristina Lร ttaro, scrittrice, e Sonia Rosatelli, conduttrice, parlano di libri di nuova pubblicazione e di editoria.
In questo video Cristina e Sonia presentano โ€œLa casa dal pergolato di gliciniโ€, in uscita il 15 luglio 2013 e mio primo romanzo. Lโ€™intervista include una chiacchierata con Salvatore Giordano, Direttore Editoriale della Nulla Die, mia casa editrice.
Buona visione a tutti

Alla fine di una storia – Aspettando la pubblicazione de “La casa dal pergolato di glicine”

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I momenti che precedono la pubblicazione di un libro mi rimandano con un pizzico di nostalgia ai primi minuti che hanno seguito la nascita di entrambi i miei figli.

Tanta stanchezza, la sensazione di esserti liberata di un peso e al contempo il rimpianto di quel pancione che per nove mesi ti ha accompagnata ritmando le tue albe e i tuoi ย tramonti.
Sono dichiaratamente una shortstory teller, unโ€™autrice a cui sta a cuore veder concretizzata la propria opera in poco, pochissimo tempo; cimentarmi in un romanzo mi รจ costato una fatica immane, primo tra tutti il timore di non riuscire a delineare in modo organico la storia che mi frullava dentro con la stessa dimestichezza con cui, da tempo, nelle mie ore di libertร , mi diverto a scrivere racconti brevi.

Alla fine ce lโ€™ho fatta. Sono arrivata al traguardo duplice di portare a termine la narrazione di unโ€™estate memorabile, quella di Marina Federici, protagonista del romanzo, e di renderla manifesta e palese ai miei lettori attraverso unโ€™opera di editing altrettanto sofferta e corposa.

So che ย qualcuno sorriderร , ma queste 154 pagine sono state le piรน lunghe della mia vita di donna essenziale, piรน incline a concretizzare in breve il mio mondo di pensieri. Evocando e suggerendo piuttosto che servendo, sia pure su un piatto dโ€™argento, emozioni e stati dโ€™animo per il tramite di immagini scrittorie che ciascuno potrร  completare legandole alla propria esperienza di vita.

โ€œLa casa dal pergolato di gliciniโ€ รจ quasi pronta per affacciarsi sul mondo, racchiusa in una copertina che รจ la riproduzione fotografica di Massimiliano Giordano, mio giovanissimo editore, di un dipinto di Marian Fortunati, pittrice americana en plein air intitolato โ€œWisteria Shadowsโ€. Un titolo suggestivo e quanto mai emblematico per introdurre una storia di amore, affetti profondi e amicizie per la vita.

Una storia intessuta di quotidianitร  come le piccole e grandi cose di cui mi piace parlare e scrivere, questa volta permeata dal profumo forte e deciso di un tralcio di glicine in piena fioritura.

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