Una recensione a “Ninna Nanna”


Qualcuno una volta mi disse che premi e recensioni servivano soltanto ad alimentare l’ego di un autore. Possibile, certamente. Un cenno minimo soprattutto se positivo è sempre gratificante e contribuisce di sicuro a innalzare l’autostima di chi scrive. Tuttavia per me ha il valore doppio del gesto sentito oltre che dell’atto dovuto, specialmente se non è frutto di nessun tipo di induzione. E, quindi, infinitamente grata accolgo le parole di Maria Teresa Rauzino che sul suo blog   Uriatinon parla del mio racconto Ninna Nanna, omaggio alla Transumanza e al Tratturo Magno, con benevolenza ed empatia.
Buona lettura a tutti
A presto
Lucia

Leggere tanto non è mai peccato

L’estate per me è la stagione ideale in cui dedicarmi con grande l’impegno  alla lettura per passione e per diletto di quanti più libri possibili. Da recensora  freelance in questi mesi mi sono tuffata anima e corpo nei seguenti libri qui di seguito indicati a mezzo link per l’ormai consueta rubrica di Cyrano Factory  “Letture sotto l’ombrellone”: un titolo solo all’apparenza banale, perché è universalmente riconosciuto che il modo migliore per riflettere e crescere “dentro” avviene nelle situazioni meno strutturate
Ci rileggiamo presto, promesso 

Lucia 

 

Ho aperto le danze con “Su un letto di fiori” di Banana Yoshimoto, pubblicato nel 2021 da Feltrinelli, una storia delicatissima dalle sfumature rosa noir che si svolge in un Giappone immaginifico come sempre che contiene a margine  contaminazioni anglosassoni e che narra la storia di una bambina ritrovata in riva al mare su un letto di alghe in una serata di tempesta.
La recensione integrale è qui :

https://www.cyranofactory.com/letture-sotto-lombrellone-su-un-letto-di-fiori-di-banana-yoshimoto/

 

Ho poi proseguito con “I Leoni di Sicilia” di Stefania Auci, primo volume dell’omonima saga familiare edito da Nord nel 2019. Una lettura piacevole anche per chi come me non è particiolarmente amante dei romanzi storici facilitata da una scrittura scorrevole e sapiente e un modo extra per ricordare il mio primo viaggio a Favignana di qualche anno fa.
Qui le mie riflessioni di recensora:

https://www.cyranofactory.com/letture-sotto-lombrellone-i-leoni-di-sicilia-la-saga-dei-florio-di-stefania-auci/

L’Inghilterra alla fine della I rivoluzione industriale con le miserie e traversie riservate alla working class è tutta racchiusa in “Mary Barton”, nella versione proposta da Elliot di Elizabeth Gaskell, un classico evergreen della letteratura inglese, pubblicato dalla sua autrice in un primo tempo in forma anonima nel 1848, che conserva immutato il suo fascino originario costringendo il lettore a cavalcare l’onda emotiva in maniera sostenuta per arrivare alla fine della storia poderosa narrata.

https://www.cyranofactory.com/letture-sotto-lombrellone-mary-barton-di-elizabeth-gaskell/

 

Giorgio Scerbanenco con la sua prosa garbata e sapiente mi ha riportata ai tempi della mia adolescenza (ero sua lettrice accanita!) senza deludere le mie aspettative dell’oggi. Una trama avvincente in cui è possibile ravvisare una summa esistenziale di spessore offerta senza pretese e imposizioni al pubblico dei fan di questo scrittore geniale che non ha età. La Nave di Teseo ha proposto per la prima volta nel 2018 “L’isola degli idealisti” con prefazione di Cecilia Scerbanenco 

https://www.cyranofactory.com/letture-sotto-lombrellone-lisola-degli-idealisti-di-giorgio-scerbanenco/

 

 

La mia rassegna estiva si è chiusa con una recensione in memoriam, quella di “Accabadora”, Einaudi (2009) di Michela Murgia, opera che ha consolidato la mia stima verso un’autrice che è sempre andata dritta verso il punto grazie a uno stile elegante, stringato ed essenziale, quasi giornalistico.

https://www.cyranofactory.com/25927-2/

“Un livre bien choisi va vous sauver de quoi que ce soit même de vous-même.

Daniel Pennac    

post su scerbanenco

 

Presentazioni d’Autore: “Non ci salveranno di melograni” di Maristella Lippolis

“Si dice che tutte le isole si somiglino un po’, ma ognuna nasconde un’anima segreta che si svela solo a chi sa cercarla”

Quando Laura si concede una vacanza in un’isola della Dalmazia nel periodo immediatamente precedente la guerra dei Balcani del 1991, lo fa principalmente per offrire a se stessa una boccata d’ossigeno in un periodo complesso della sua vita.  La donna, che svolge la professione di avvocato civilista, non riesce a uscire con distacco dal suicidio di una cliente, avvenuto davanti ai suoi occhi nel giorno fissato per un l’udienza di separazione di quest’ultima. A Laura quella circostanza tristissima riporta alla memoria un’immagine indelebile della sua infanzia: quella di sua madre, in bilico sul davanzale della finestra di casa e in procinto di lanciarsi anch’ella nel vuoto. La donna desisterà dall’intento nell’attimo in cui si accorgerà che la bimba è alle sue spalle. Laura è schiacciata dai sensi di colpa derivanti da queste due circostanze tragiche che le impediscono di lasciar fluire liberamente in se stessa e al suo esterno energie vitali indispensabili.
La scoperta della pensione di Vera nell’isola di Soline, visitata durante il suo viaggio, e la decisione repentina di soggiornarvi successivamente al giorno da lei fissato per la partenza, fino a buona parte della stagione successiva, è un’ancora di salvezza che il destino, se così si può dire, le offre all’improvviso per riflettere su se stessa attraverso lunghe passeggiate in luoghi naturali incontaminati e meditazioni scritte, lettere e pagine di diario, per fissare nero su bianco e tentare di dipanare i nodi esistenziali che le impediscono di accettare ciò che è stato ma anche ciò che presumibilmente sarà.
Laura ritrova nell’anziana donna croata, vedova e ancora innamorata del proprio marito scomparso in circostanze non chiarite, un importante trait d’union che le permetterà di recuperare lentamente ma stabilmente un rapporto più equilibrato con la propria madre riconoscendo in quest’ultima un’amorevolezza nei suoi confronti forse mal espressa ma presente sin dall’inizio.
Anche l’affetto complice e solidale di Goran, professore di filosofia e figlio di Vera, servirà alla giovane donna per riconciliarsi con se stessa e con quella parte di femminilità fatta di passionalità e razionalità mantenute, forse, troppo in sordina negli ultimi tempi della sua vita.
La routine semplice e spartana, mai banale, condotta sull’isola, la vicinanza ai quattro elementi che scandiscono la quotidianità essenziale dei suoi abitanti e una natura generosa che offre a piene mani a chi sa ascoltarla ad ampio spettro; i sentimenti gestiti allo stato primordiale scevri da sovrastrutture dai personaggi di questa storia, saranno un toccasana che permetterà a Laura di ripartire verso l’Italia forse con un retrogusto di tristezza per ciò che non si è compiuto ma con una consapevolezza e un senso di autostima rafforzati e approfonditi che le serviranno a progredire  a passo sciolto per le strade della vita.
Il romanzo di Maristella Lippolis, nell’edizione di Ianieri del 2018, è anche interessante per i molti  e attuali spunti di rielaborazione che offre al lettore in un’epoca in cui la tentazione di procedere per le vie del mondo in maniera epidermica per non soffrire (o soffrire poco!) è una tentazione sempre in agguato. La narrazione procede con attenzione e accuratezza stilistiche ma anche scrittorie sul filo del romanzo di introspezione psicologica affiancando tuttavia episodi di vita concreta e agita estremamente verosimili. L’autrice si impegna a toccare l’anima di suoi protagonisti e del potenziale lettore con estrema delicatezza alternando il non detto a descrizioni minuziose ma mai debordanti a corredo di una scrittura fluida e coinvolgente.

Lucia Guida

 

L’autrice 

Maristella Lippolis ha esordito nella narrativa pubblicando racconti sulla rivista “Tuttestorie”. Vincitrice del premio Piero Chiara 1999 con la raccolta ‘La storia di un’altra’, ha pubblicato i romanzi ‘Adele né bella né brutta’, Piemme, 2008, finalista al Premio Stresa dello stesso anno, ‘Una furtiva lacrima’, Piemme, 2013, ‘Raccontami tu’, L’iguana editrice, 2017. Collabora con la rivista ‘Leggendaria’, il ‘LetterateMagazine’, il MagFest.

Maristella Lippolis, Non ci salveranno i melograni, ISBN 978-88-94890-64-8,  €   14,50 

 

9496753_3780955

Niemand kann mir Graz aus dem Leben herausnehmen – Nessuno può togliere Graz dal mio cuore – Cronaca di un lungo weekend di gennaio a Graz, Styria

L’ultima volta che sono stata a Graz era l’estate del 1989.

Avevo 24 anni ed ero in luna di miele. Quindici giorni suddivisi tra le città che all’epoca più amavo e più solleticavano il mio immaginario romantico: Venezia, Vienna, Klagenfurt dov’ero in pianta stabile. E poi Salisburgo e la bella Graz, visitata al volo in un pomeriggio soleggiato mentre ero persa nell’atmosfera mittleuropea del suo fascino antico e signorile, molto bon ton. Ricordo che passeggiavo lenta, cullata dallo sferragliare discreto dei tram che incrociavano il mio cammino in maniera educata, pacata. E intanto ammiravo le facciate barocche, le case che recavano con eleganza l’impronta del tempo, continuando a regalare bellezza e sorrisi a chi, come me si incantava a guardarle.
Apprendere da mia figlia di aver vinto un Erasmus Placement presso il dipartimento di ematologia della Medizinische Universität Graz è stata una piacevole sorpresa rafforzata dalla richiesta di Roberta di aiutarla a trasferirsi laggiù.

26648540_1715657405153561_837543162_n

26648632_1715657805153521_292755184_n

Tornare in posti visitati in gioventù riserva sempre delle sorprese.
Sono partita nel pieno dell’influenza di stagione, ingoiando paracetamolo come se niente fosse.

Ma l’aria di Graz, pungente e schietta, è riuscita a fare il miracolo; a farmi star meglio, nonostante il tour de force che ha messo entrambe, me e mia figlia, a dura prova.
Abbiamo avuto giornate splendide e soleggiate sino a quando io non sono ripartita per l’Italia domenica 7 gennaio. Un piccolo segno di benevolenza dell’universo, un gesto di grande magnanimità e beneaugurante per tutto ciò che in questo nuovo anno è in attesa per me e lei.

26648255_1715655328487102_188093298_n

Qui di seguito alcuni scatti di pancia che rappresentano questo lungo weekend in quella che sarà la casa di Roberta prima del suo trasferimento a Lübeck per proseguire con la seconda tranche del suo Erasmus. Non cercate la perfezione nelle inquadrature. Cercate solo l’amore e la curiosità che mi hanno spinta a fermare qualche momento speciale.
Buona visione e buona lettura a tutti

 

Tempo

 

Il tempo è un’illusione sottile.
Vederlo rappresentato nella monumentale Torre dell’Orologio che sovrasta una parte dell’Innere Stadt prospiciente il fiume di Graz è un potente monito per tutti i visitatori: a farne sempre buon uso. Anche perché ogni attimo trascorso non tornerà più indietro.

 

26648415_1715655818487053_721065281_n

Mur

 

È il fiume che bagna Graz, tagliandola a metà. Ma se pensate a un corso d’acqua sonnacchioso, sbagliate di grosso: la sua superficie è sempre increspata e in movimento, fino a presentare per un breve tratto delle piccole rapide, molto suggestive a vedersi. Ammirarne la superficie non è mai un’occupazione monotona.

26648466_1715656408486994_1244521459_n

Christmas Spirit

 

Pervade nel periodo natalizio con grande generosità questa città, dalla Stub’n più esclusiva alla birreria tipica, alle vie eleganti del centro sino ai ponti sul Mur addobbati a festa. Un gran belvedere, in cui tutto è curato nei minimi particolari, a partire dagli angoli più impensati di locali e strade.
Da provare i dolci al cucchiaio con cui abbiamo concluso più di un pasto: favolosi, con un inconfondibile sentore di cannella che soddisferà anche i palati più esigenti

 

26648303_1715659071820061_524940005_n

 

26694224_1715657225153579_1317661545_n

 

Ferro e fuoco

 

Molte le decorazioni di ferro battuto.

Dalla bellezza austera senza tempo, essenziale ma incisiva quanto basta. In foto mi sono divertita a ritrarree la decorazione di un pozzo del 1594 nel cortile principale del Grazer Landhaus.

26755117_1715657028486932_261823440_n

Baby Boom

Non ho mai incontrato tanti bimbi piccini e neonati come a Graz. E i Martin Auer Café di Graz hanno saputo ben coniugare un ambiente confortevole a misura di bambino e di adulto in cui entrambi possano trovare la giusta e piacevole dimensione

26696984_1715655595153742_603890455_n

City Lights

Adoro tutti i posti in cui le decorazioni luminose contribuiscono a esaltare la bellezza di ciò che caratterizzano. Con un impatto ambientale accettabile ed essenziale, non sovrabbondante. Questa è la facciata del ristorante  Glöckl Brau in Glockenspielplatz , nella parte storica della città

26648736_1715658041820164_1195397705_n

 

26696340_1715656748486960_586136233_n

Io e te ci siamo donate reciprocamente un pezzo del nostro cuore, Graz.
E questa è, forse, la cosa più importante.

26694681_1715656141820354_1291711676_n

Weekend d’Arte

Trascorrere un weekend fuori porta può avere moltissimi lati positivi: la possibilità di riabbracciare tua figlia che studia fuori all’università, la soddisfazione di presentare il tuo ultimo libro in un localino niente male attorniata da ottima compagnia, l’occasione di poter visitare la mostra di uno dei tuoi pittori preferiti.

E’ quello che ho potuto sperimentare lo scorso fine settimana, da me interamente trascorso in una delle città italiane che più mi piacciono: Bologna.

Il viaggio inizia venerdì pomeriggio su un Freccia Bianca stranamente in orario e poco affollato, entrambe cose apprezzatissime dalla sottoscritta. Ed è, manco a dirlo, un percorso di studio e di lettura per buona parte incentrati sul libro di cui parlerò …

 

romanzo sul freccia bianca

La presentazione del mio libro di sabato 9 aprile 2016 si rivela un’opportunità d’oro per conoscere un angolino accogliente e molto carino: il Caffè Letterario Notturno Sud di via del Borgo di San Pietro, a pochi passi dalla Stazione Centrale di Bologna

12966592_1117254334993874_713457533_n.jpg

in foto drink e cultura

caffè letterario bo.jpg

qui sono con la scrittrice bolognese Angela Di Bartolo, ottima relatrice dell’evento

La domenica prosegue tra nuvole, sole e caldo primaverile. Ma la luce più intensa me la regalano le opere di Edward Hopper, uno degli artisti contemporanei che più adoro, attualmente in mostra presso Palazzo Fava. So che le cose non rendono che in maniera pallida le emozioni per aver osservato da vicino opere meravigliose, ma non riesco a fare a meno di portare con me qualche gadget che mi ricordi questa mattinata felice

bottino hopper.jpg

Al secondo piano della mostra il mio sguardo di autrice è attirato da questa citazione che riesco a fotografare con la benedizione di un guardiano del museo, dal momento che non è un dipinto e non corre il rischio di sciuparsi anche se in genere non uso mai il flash per le mie foto

aforisma hopper 2

La trovo meravigliosa per me e per tutti gli autori che si cimentano con la scrittura, un invito a proseguire con morbidezza, accuratezza e sagacia nella scelta e nella composizione di una pagina. Del resto, è da tempo che affermo che la qualità migliore di uno scrittore resta quella di usare con parsimonia e con tono misurato le parole. La medesima arte messa da Hopper nelle sue tele.

 

 

Thinking and Writing as an English Teacher – 3rd Lesson

“Material generosity goes hand in hand with generosity of spirit.

  Those who are generous with things behave also in the same way with feelings.”*

Lucia Guida

generosità

photo credits: www.photodom.com

Translating into Italian:

‘La generosità materiale va di pari passo con quella d’animo.

Chi è di manica larga lo è generalmente anche nei sentimenti.’

Question Time

Può capitare che la poesia presti gli strumenti a chi poeta non è per tirar fuori ciò che in quel momento è al centro delle nostre riflessioni.
Nella poesia “Question Time”, scritta ai tempi del mio primo blog dal mio alias Springfreesia, provo a parlare sottovoce delle tante contraddizioni  e di quelle piccole delusioni, prevedibili e imprescindibili,   che conferiscono un retrogusto amaro alla quotidianità di ciascuno di noi. Ricordandoci, tuttavia, di essere comunque unici e, soprattutto, ancora vivi.

Buona lettura e buon fine settimana

A prestissimo

Question Time

 

Spesso mi chiedo che mondo sia quello in cui

il tondo è ormai quadrato,

la luce velata dal buio,

il rosso tristezza e il nero allegria.

 

Solitudine

mantello confortevole per la compagnia

chiasso ostentato silenzio negato

aiuole sintetiche di un verde brillante

al posto di erba spontanea

ai bordi delle strade.

 

Un cielo che è azzurro poi grigio poi nuvole

e da capo sole,

mille cambiamenti in una sola giornata,

e gente che ti sorride ma non lo fa col cuore

mostrando certezze estreme ed estrema

perfezione.

 

E ancora gente che esiste e che ha bisogno di te

ma che diventa

trasparente

per chi fugge il dolore,

inesistente

per chi è costantemente sulla giostra.

 

Questa nostra vita che va

e che somiglia sempre più a un canovaccio

della Commedia dell’Arte

in cui tutto non è quello che sembra

e quello che è

un qualcosa che,

forse,

più

non c’è

Lucia Guida

 

 

 

 

gilbertgarcinphotography9

ph credits: Gilbert Garcin on  smashinghub.com

 

Presenting a Book is Fun

La presentazione di un libro è simile al primo appuntamento.
Se avete intenzione di piacere alla persona che avete accettato di incontrare cercherete di dare il meglio di voi stessi. Sarete brillanti ma senza esagerare, memori del fatto che
la vita va presa con leggerezza ma non con superficialità.
In queste immagini, tratte dai book fotografici di eventi librari cui ho preso parte come autrice o relatrice, vi mostro come parlare di un libro possa essere divertente oltre che istruttivo. Che sia, cioè,  possibile farlo con vivacità e con brio, aggiungendo valore all’opera di cui siete madrine o creatrici.
La nascita e la prima conoscenza di un nuovo libro sono cosa gioiosa e non atto dovuto.
Presentare un’opera, dando l’idea concreta di farlo con piacere, è sempre una scelta vincente.

Buona visione a tutti

A presto

annalisa e lucia

Cosa succede se chiedi a una tua amica collega di presentare con te il tuo primo lavoro? E se lei ti risponde di si, dichiarando di amare le  nuove sfide e le avventure?

‘Emporio Primo Vere’, Pescara, giugno 2012

DSCN3538

La scrittura a volte diventa un mezzo privilegiato per stringere nuove amicizie. Conoscenze che, poi, restano per tutta la vita

‘Più Libri, Più Liberi’, Roma, dicembre 2012

Ari e Lucy alla Feltrinelli

Donne che si raccontano in libreria.

‘Libreria Feltrinelli’, Pescara, ottobre 2013

1454698_654295304623115_590239408_n

Amore e Tradimenti, quante Storie

‘Più Libri, Più Liberi’, Roma, dicembre 2013

il maggio dei libri

Un flûte di prosecco, un amico di penna e scarpette rosse per l’autrice

‘Libreria Shakespeare & Co.’, Roma, Il Maggio dei Libri 2014

Premio Città di Parole

Un premio letterario val bene un sorriso

‘Premiazione del Concorso Nazionale di Narrativa e Poesia Città di Parole III Edizione’, Firenze, ottobre 2014

Lucy e Ari al FLA

Fiori, libri, storie di donne e festival letterari

‘Festival delle Letterature dell’Adriatico 2014’, Pescara, novembre 2014

foto bussi

C’è più gusto a presentare il proprio lavoro o quello di un amico?

‘Centro Visite Fiume Tirino’, Bussi sul Tirino (Pe), fine novembre 2014

Chiara-Novelli-e-Lucia-Guida-0cc8

Introducendo un’amica: stessa emozione che farlo con una propria creatura scrittoria

‘Libreria Mondadori di Pescara’, marzo 2015

daniela e lucia

Conversando di poesia a un festival tutto al femminile

‘Festival RosaDonna 2015’, Pescara, maggio 2015

12308916_1034451319940843_646348388_n

I libri non hanno scadenza. Parlando di ‘Pergolato’ in amicizia e relax

‘Cultura e Arte: Cibo per la Mente’ Caffè Letterario, Pescara novembre 2015.

Un grazie di cuore a tutti gli amici presenti in queste foto meravigliose.

Lucia riconoscente